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Istat: “In Italia quasi 5 milioni di persone vivono in povertà assoluta”

"Non perdiamo un’altra occasione – esorta Gigi De Palo, presidente del Forum – per essere ancorati al futuro. Trasformiamo i propositi in concretezza. In un Paese a nascita zero si dovrebbero incentivare le nascite, non mettere le famiglie nella condizione di impoverirsi per la nascita di un figlio"

Nel rapporto, presentato ieri, si evince la stabilità della povertà assoluta tra le famiglie e i singoli individui. Peggiorano la condizione dei giovani under 35

In Italia si stima che nel 2016 siano 1 milione e 619 mila le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta, nelle quali vivono 4 milioni e 742 mila individui. Lo ha rilevato ieri l’Istat, precisando che rispetto al 2015 si rileva una sostanziale stabilità della povertà assoluta in termini sia di famiglie sia di individui. L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie è pari al 6,3%, in linea con i valori stimati negli ultimi quattro anni. Per gli individui, l’incidenza di povertà assoluta si porta al 7,9% con una variazione statisticamente non significativa rispetto al 2015 (quando era 7,6%).

Nel 2016 l’incidenza della povertà assoluta sale al 26,8% dal 18,3% del 2015 tra le famiglie con tre o più figli minori, coinvolgendo nell’ultimo anno 137 mila 771 famiglie e 814 mila 402 individui. La grave deprivazione aumenta anche fra i minori, da 10,9% a 12,5% (1 milione e 292 mila nel 2016). L’incidenza della povertà assoluta aumenta al Centro in termini sia di famiglie (5,9% da 4,2% del 2015) sia di individui (7,3% da 5,6%), a causa soprattutto del peggioramento registrato nei comuni fino a 50 mila abitanti al di fuori delle aree metropolitane (6,4% da 3,3% dell’anno precedente).

Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie

Persiste, a partire dal 2012, la relazione inversa tra incidenza di povertà assoluta e età della persona di riferimento (aumenta la prima al diminuire della seconda). Il valore minimo, pari a 3,9%, si registra infatti tra le famiglie con persona di riferimento ultra sessantaquattrenne, quello massimo tra le famiglie con persona di riferimento sotto i 35 anni (10,4%): «È inutile chiedersi – commenta Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle famiglie – perché in Italia nascono sempre meno bambini… Ce lo spiega oggi l’Istat, fare un figlio significa diventare poveri. In Francia, appena superato il confine, avere 3 o più figli è una ricchezza per l’intero Paese e chi lo fa viene sostenuto e valorizzato. Da noi succede il contrario».

Per De Palo, bisogna dunque domandarsi seriamente: «I figli sono un bene comune? In Italia – si risponde – sembra di no. Per questo il Forum chiede alla politica scelte coraggiose, introducendo una fiscalità che tenga conto dei componenti familiari».

A settembre ci sarà la Conferenza sulla Famiglia e, subito dopo, l’ultima legge di stabilità di questo governo: «Non perdiamo un’altra occasione – conclude il presidente del Forum – per essere ancorati al futuro. Trasformiamo i propositi in concretezza. In un Paese a nascita zero si dovrebbero incentivare le nascite, non mettere le famiglie nella condizione di impoverirsi per la nascita di un figlio».

About Davide De Amicis (3862 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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