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“Scuola e famiglia facciano fronte comune nell’educazione dei ragazzi”

“Gli adulti di riferimento - si legge ancora nel vademecum - non mandino messaggi contraddittori: scuola e famiglia hanno, giustamente, obiettivi e prospettive diverse ma una condivisione dei valori fondamentali della convivenza civile e dell’importanza dell’apprendimento sono indispensabili per una adeguata carriera scolastica".

Lo ha affermato Maria Grazia Colombo, vice-presidente Forum famiglie

Scuola e famiglia, ognuno al suo posto e nel proprio ruolo, collaborino insieme con un unico obiettivo comune: l’educazione di ragazzi e ragazze che poi diventeranno gli uomini e le donne di domani. L’unione tra le due componenti più importanti della nostra società, è il presupposto principale su cui pone le basi il vademecum  ‘Famiglia–scuola. Un dialogo possibile’, presentato ieri a Roma e realizzato grazie alla collaborazione, nonché unità di intenti tra l’Aimc (Associazione italiana maestri cattolici) e il Forum delle associazioni familiari. Alla conferenza stampa di presentazione, che si è svolta alla Camera dei deputati, è intervenuta Maria Grazia Colombo, vice-presidente Forum famiglie.

«La relazione tra genitori e insegnanti, o meglio, tra famiglie e scuola – afferma – richiede tempo per la sua costruzione e tempo per una cura costante. Consigli nati dall’esperienza e dal buon senso».

Nell’opuscolo l’invito ad  investire in una relazione positiva vera e propria garanzia per la promozione del processo di apprendimento e soprattutto per la gestione di problematiche inaspettate che possono verificarsi nel futuro degli studenti.

«Gli adulti di riferimento – si legge ancora nel vademecum – non mandino messaggi contraddittori: scuola e famiglia hanno, giustamente, obiettivi e prospettive diverse ma una condivisione dei valori fondamentali della convivenza civile e dell’importanza dell’apprendimento sono indispensabili per una adeguata carriera scolastica».

Quando il percorso scolastico dell’alunno è più difficoltoso, in caso di disabilità permanenti o transitorie, in situazioni di gravi rischi dovuti a devianze comportamentali, come nei casi di bullismo in tutte le sue forme ed espressioni,l’azione di supporto, educativa, o correttiva, è vincente solo se scuola e famiglia costituiscono un fronte comune, affiatato e solido.  Fondamentali inoltre la trasparenza documentale e la circolarità delle informazioni. Il vademecum mette infine in guardia da atteggiamenti di leggerezza nell’esprimere giudizi e opinioni perché superficialità nell’approcciarsi alle problematiche o facilità a divulgare notizie senza un’attenta verifica della veridicità possono avere effetti destabilizzanti in un contesto dove, spesso, tra gli interlocutori ci sono poche occasioni di incontro dal vivo.

«Seguendo – conclude Colombo – l’invito di Papa Francesco non vogliamo occupare spazi ma generare processi  qui non ci sono sigle che si sommano ma nuove forme di collaborazione».

Ricordiamoci che le società, progrediscono quando sono in pace e non in guerra. L’istruzione, in tal senso, rappresenta il primo e più valido strumento su cui si misura il progresso di una comunità.