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“Giovani: non siete il futuro, ma l’adesso di Dio”

"Lui – aggiunge il Papa - vi convoca e vi chiama nelle vostre comunità e città ad andare in cerca dei nonni, degli adulti; ad alzarvi in piedi e insieme a loro prendere la parola e realizzare il sogno con cui il Signore vi ha sognato. Non domani ma adesso, perché lì dov’è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore; e ciò che vi innamora conquisterà non solo la vostra immaginazione, ma coinvolgerà tutto. Sarà quello che vi fa alzare al mattino e vi sprona nei momenti di stanchezza, quello che vi spezzerà il cuore e che vi riempirà di meraviglia, gioia e gratitudine"

Lo ha affermato Papa Francesco, presiedendo la Santa messa conclusiva della Gmg di Panama a Metro park

Papa Francesco durante la visita a Panama

Si è conclusa ieri a Panama la trentaquattresima Giornata mondiale della gioventù, che già guarda alla prossima edizione portoghese del 2022 a Lisbona, con la Santa messa di Papa Francesco al Metro park (gremito da 700 mila persone) che durante l’omelia è tornato a citare il recente Sinodo dei giovani, legandolo con un filo rosso alla Gmg fin dal suo arrivo in Centro America: «Uno dei frutti del recente Sinodo – ricorda – è stata la ricchezza di poterci incontrare e, soprattutto, ascoltare. La ricchezza dell’ascolto tra generazioni, la ricchezza dello scambio e il valore di riconoscere che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che dobbiamo sforzarci di favorire canali e spazi in cui coinvolgerci nel sognare e costruire il domani già da oggi».

Questi gli elementi elencati dal Papa di cui i giovani e la Chiesa, in relazione reciproca, sono chiamati a far tesoro: «Ma non isolatamente – ammonisce il Santo Padre -, uniti, creando uno spazio in comune. Uno spazio che non si regala né lo vinciamo alla lotteria, ma uno spazio per cui anche voi dovete combattere. Perché voi, cari giovani, non siete il futuro, ma l’adesso di Dio».

Un appello lanciato dal Pontefice per invitare i giovani a realizzare pienamente i propri obiettivi: «Lui – aggiunge – vi convoca e vi chiama nelle vostre comunità e città ad andare in cerca dei nonni, degli adulti; ad alzarvi in piedi e insieme a loro prendere la parola e realizzare il sogno con cui il Signore vi ha sognato. Non domani ma adesso, perché lì dov’è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore; e ciò che vi innamora conquisterà non solo la vostra immaginazione, ma coinvolgerà tutto. Sarà quello che vi fa alzare al mattino e vi sprona nei momenti di stanchezza, quello che vi spezzerà il cuore e che vi riempirà di meraviglia, gioia e gratitudine».

Quindi ancora un invito lasciato ai giovani convenuti a Panama: «Sentite di avere una missione e innamoratevene – esorta Papa Bergoglio -, e da questo dipenderà tutto. Potremo avere tutto, ma se manca la passione dell’amore, mancherà tutto. La passione dell’amore oggi. Lasciamo che il Signore ci faccia innamorare e ci porti al nostro domani!».

La spianata di Metro park, dove ha avuto luogo la messa finale

Successivamente, facendo riferimento al Vangelo, Papa Francesco ha ricordato del pericolo e della tentazione di voler addomesticare la Parola di Dio: «Volerla addomesticare – osserva il Pontefice – è cosa di tutti i giorni”. Anche noi possiamo correre gli stessi rischi della gente di Nazareth, quando nelle nostre comunità il Vangelo vuole farsi vita concreta e cominciamo a dire “Ma questi ragazzi, non sono figli di Maria, di Giuseppe, e non sono fratelli di?Questi non sono i ragazzini che abbiamo aiutato a crescere?Quello là, non era quello che rompeva sempre i vetri col suo pallone?”. E uno che è nato per essere profezia e annuncio del Regno di Dio viene addomesticato e impoverito. Voler addomesticare la Parola di Dio è una tentazione di tutti i giorni».

Da ciò è giunto un altro monito: «E anche a voi, cari giovani – avverte Francesco – può succedere lo stesso ogni volta che pensate che la vostra missione, la vostra vocazione, perfino la vostra vita è una promessa che vale solo per il futuro e non ha niente a che vedere col vostro presente. Come se essere giovani fosse sinonimo di “sala d’attesa”, per chi aspetta il turno della propria ora. E nel frattanto di quell’ora, inventiamo per voi o voi stessi inventate un futuro igienicamente ben impacchettato e senza conseguenze, ben costruito e garantito con tutto “ben assicurato”».

Per questo, Papa Francesco ha parlato a nome di tutti gli adulti: «Non vogliamo offrire a voi un futuro di laboratorio – spiega il Papa -, è la finzione della gioia. Così vi tranquillizziamo e vi addormentiamo perché non facciate rumore, perché non facciate domande a voi stessi e agli altri, perché non mettiate in discussione voi stessi e gli altri; e in questo ‘frattanto’ i vostri sogni perdono quota, cominciano ad addormentarsi e diventano illusioni rasoterra, piccole e tristi , solo perché consideriamo o considerate che non è ancora il vostro adesso; che siete troppo giovani per coinvolgervi nel sognare e costruire il domani. E così continuiamo a procrastinare, a molti giovani piace questo. Per favore, aiutiamoli a fare in modo che non gli piaccia, perché riescano a vivere l’adesso di Dio».

Prima di concludere, il ringraziamento a tutti i giovani presenti a Panama: «La vostra fede e la vostra gioia hanno fatto vibrare il Panamá, l’America e il mondo intero – ringrazia il Santo Padre -. Siamo in cammino. Continuate a camminare, continuate a vivere la fede e a condividerla. Non dimenticatevi che non siete il domani, non siete il ‘frattanto’, ma l’adesso di Dio».

Infine l’arrivederci alla prossima Gmg di Lisbona 2022, annunciata dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, con un ultimo monito rivolto ai giovani: «Non lasciar raffreddare ciò che avete vissuto in questi giorni – esorta Papa Francesco -. Ritornate alle vostre parrocchie e comunità, nelle vostre famiglie e dai vostri amici, e trasmettete questa esperienza, perché altri possano vibrare con la forza e la gioia che avete in voi. Con Maria continuate a dire “sì” al sogno che Dio ha seminato in voi».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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