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Casa Madonna del Rosario: “Un segno d’amore verso i disabili”

"L’idea di avviare il Dopo di noi è nata su iniziativa dell’arcivescovo Valentinetti – racconta don Rodolfo Soccio, ex parroco della Madonna del Rosario – che, tra le varie opzioni possibili, ci aveva indicato di concretizzare l’esortazione di Papa Francesco ad aprire le nostre case ai bisognosi"

È stata inaugurata sabato, nell’omonima parrocchia di Pescara, la nuova casa famiglia adibita al progetto “Dopo di noi”

Don Rodolfo Soccio consegna le chiavi della casa famiglia a don Marco Pagniello

È stata inaugurata sabato a Pescara, dopo circa un anno di lavori, la Casa famiglia Madonna del Rosario che sarà presto operativa, al secondo piano del centro pastorale dell’omonima parrocchia di via Cavour a Pescara, nell’ospitare fino a 6 disabili (maschi), applicando la legge nazionale 112 del 22 giugno 2016 Dopo di noi.

Mauro Diodato, referente progetto Dopo di noi dell’Opera Juventutis

Quest’ultima, infatti, consente e sostiene l’avviamento di progetti di accoglienza e inclusione socio-lavorativa per tutte le persone con disabilità grave che, col passare del tempo, restano privi del sostegno familiare: «Un provvedimento importante – approfondisce Mauro Diodato, referente del progetto Dopo di Noi per l’Opera Juventutis –, che non si limita semplicemente ad individuare un luogo in cui vivere, ma ad individuarlo assistendo, aiutando e accompagnando i disabili per integrarli e includerli meglio nella società. La legge prevede l’istituzione di progetti individuali d’inclusione di lungo periodo, l’organizzazione di soggiorni temporanei e l’elaborazione di progetti di vita che creino condizioni relazionali simili a quelle di una famiglia».

Il Dopo di noi, tecnicamente, si fonda intorno alla figura giuridica del trust: «Un vincolo di destinazione – non una donazione – di beni mobili o immobili registrati – spega Diodato – che un settlor (la famiglia o la persona stessa) mette a disposizione di uno o più enti (associazioni, gruppi di famiglie, fondazioni) per sostenere il disabile assistito nel corso della sua vita. Dopo che i fondi nazionali sono stati assegnati alle Regioni, l’Abruzzo ha adottato vati provvedimenti applicativi della legge nazionale – demandando agli ambiti territoriali e ai servizi sociali comunali la gestione dei fondi – e stiamo arrivando all’operatività».

Don Rodolfo Soccio, ex parroco della Madonna del Rosario

La casa famiglia, ampia 242 metri quadri, è composta da tre camere da letto da due posti con bagno, salotto, cucina, secondo bagno, lavanderia e camera per due operatori, ed è nata grazie all’iniziativa della comunità parrocchiale e del suo ex parroco, don Rodolfo Soccio, intenzionati a mettere a disposizioni alcuni locali inutilizzati: «L’idea di avviare il Dopo di noi è nata su iniziativa dell’arcivescovo Valentinetti – racconta don Rodolfo – che, tra le varie opzioni possibili, ci aveva indicato di concretizzare l’esortazione di Papa Francesco ad aprire le nostre case ai bisognosi».

Un progetto che ha subito conquistato la parrocchia, la quale ha sostenuto i lavori di riqualificazione dello spazio costati 157.301 euro e durati circa un anno: «La parrocchia ha investito il ricavato degli affitti di alcuni suoi locali – sottolinea l’ex parroco della Madonna del Rosario -, oltre alle offerte dei parrocchiani con cui abbiamo anche fatto una “lista nozze” in base alla quale chi ha potuto ha donato gli arredi della casa».

Don Marco Pagniello, direttore dell’Opera Juventutis

Quindi l’avvio dei contatti con l’Opera Juventutis, fondazione diocesana che opera nella formazione e nell’inclusione socio-lavorativa dei giovani disabili, con la sottoscrizione di una convenzione per la gestione della struttura: «Lavoreremo attraverso una rete – spiega don Marco Pagniello, direttore dell’Opera Juventutis –, che ha per slogan “Passo dopo passo… Con noi”, con questa e le altre due fondazioni diocesane, Caritas e Paolo VI, più le associazioni Diversuguali, Associazione regionale down Abruzzo (Arda) e Unitalsi, per concretizzare quest’opera segno. Un segno di carità e amore verso i più fragili, i disabili».

Un’alleanza importante, questa, che agevolerà la partenza del progetto: «A differenza delle altre province – sottolinea Eros Donatelli, direttore dell’Azienda speciale per i Servizi sociali del Comune di Montesilvano -, in quella di Pescara i 5 ambiti distrettuali hanno deciso di unirsi, mettendo insieme risorse, programmazione e percorsi. Questo ha consentito di elaborare un bando unico, indirizzato a famiglie ed enti vari che potessero mettere a disposizione strutture per il Dopo di noi. In particolare, l’intervento della Curia e delle associazioni in rete è stato importante, perché il 90% delle famiglie hanno scelto questa rete come destinazione per i propri figli, in quanto questa offerta dà loro più sicurezza. Ed è fondamentale che la Curia supporti le associazioni, che da sole non hanno la forza finanziaria per ragionare con pari dignità con enti d’ambito, Comuni e Regione».

Eros Donatelli, direttore dell’Azienda speciale per i Servizi sociali del Comune di Montesilvano

Ma l’applicazione delle legge andrebbe rivista: «Siamo nella fase – precisa Donatelli – in cui individuati enti, strutture e utenti da inviare, bisogna capire come inviarli, con quali costi e a carico di chi. Il meccanismo generale di aver assegnato un budget ad utente, con una quota di co-finanziamento della famiglia, ha indotto in molti a rinunciare preferendo i soggiorni temporanei al Dopo di noi, per non sostenere una sforzo economico di 7 mila euro a famiglia. Questo meccanismo va rivisto, perché la legge è fondata sul trust e non sulla compartecipazione delle famiglie».

La benedizione della casa famiglia

Della rete di accoglienza Dopo di noi di Pescara, oltre alla Casa famiglia Madonna del Rosario, faranno parte anche altre due strutture ubicate nel complesso parrocchiale degli Angeli custodi a Villa del fuoco e in un locale dell’Arda in via Maiella a Pescara: «Ora – conclude don Marco Pagniello -, la sfida sarà far funzionare questa casa. Ci sono famiglie che si sono avvicinate e a desso ci sentiremo per costruire insieme un progetto. Infatti non potremo partire dall’oggi al domani, dovremo prima educarci tutti, compiendo un percorso insieme per far sì che presto questa casa possa essere presto abitata». In conclusione, il parroco della Madonna del Rosario don Battista Arena ha benedetto la casa famiglia.

About Davide De Amicis (3846 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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