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“Famiglia e giovani siano settori pastorali che camminano uniti”

"Nella delicata situazione del mondo odierno – sottolinea il Papa -, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società"

Lo ha affermato oggi Papa Francesco nella sua visita al Santuario della Madonna di Loreto

Papa Francesco

È stata carica di significato la visita odierna di Papa Francesco alla Basilica-santuario della Madonna di Loreto, dove ha presieduto la Santa messa e firmato una lettera dedicata ai giovani: «Qui – ricorda il Papa – sono custodite le mura che, secondo la tradizione, provengono da Nazaret, dove la Vergine Santa pronunciò il suo ‘sì’, diventando la madre di Gesù. Da quando quella che è denominata la ‘casa di Maria’ è diventata presenza venerata e amata su questo colle, la Madre di Dio non cessa di ottenere benefici spirituali in coloro che, con fede e devozione, vengono qui a sostare in preghiera. Tra questi oggi mi metto anch’io, e ringrazio Dio che me lo ha concesso proprio nella festa dell’Annunciazione».

E la Casa di Maria, come ha ricordato il Santo Padre durante il suo discorso a fedeli e ai cittadini, è anche la casa della famiglia: «Nella delicata situazione del mondo odierno – sottolinea -, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna assume un’importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società».

Questo il compito affidato ai fedeli da Papa Bergoglio: «Nella casa di Nazaret – ricorda -, Maria ha vissuto la molteplicità delle relazioni familiari come figlia, fidanzata, sposa e madre. Per questo ogni famiglia, nelle sue diverse componenti, trova qui accoglienza, ispirazione a vivere la propria identità». Partendo da questo presupposto, il Papa ha compiuto anche un parallelismo in chiave pastorale: «L’esperienza domestica della Vergine Santa – ammonisce -, sta ad indicare che famiglia e giovani non possono essere due settori paralleli della pastorale delle nostre comunità, ma devono camminare strettamente uniti, perché molto spesso i giovani sono ciò che una famiglia ha dato loro nel periodo della crescita. Questa prospettiva ricompone in unitarietà una pastorale vocazionale attenta ad esprimere il volto di Gesù nei suoi molteplici aspetti, come sacerdote, come sposo, come pastore».

Inoltre, la Casa di Maria è la casa dei malati: «Qui – spiega il Pontefice – trovano accoglienza quanti soffrono nel corpo e nello spirito, e la Madre porta a tutti la misericordia del Signore di generazione in generazione. La malattia ferisce la famiglia e i malati devono essere accolti dentro la famiglia. La casa e la famiglia sono la prima cura del malato nell’amarlo, sostenerlo, incoraggiarlo e prendersene cura».

Per questo, il Papa ha poi rivolto un appello: «Per favore – invita -, non cadete in quella cultura dello scarto che viene proposta dalle molteplici colonizzazioni ideologiche che oggi ci attaccano. Ecco perché il santuario della Santa Casa è simbolo di ogni casa accogliente e santuario degli ammalati. Da qui invio ad essi, tutti, ovunque nel mondo, un pensiero affettuoso e dico loro “Voi siete al centro dell’opera di Cristo, perché condividete e portate in maniera più concreta dietro a Lui la croce di ogni giorno. La vostra sofferenza può diventare una collaborazione decisiva per l’avvento del Regno di Dio».

Il sagrato del Santuario di Loreto gremito dai fedeli

Successivamente, a tutti i fedeli e ai devoti del Santuario Papa Francesco ha affidato un’altra missione, per mezzo di Maria, in questo nostro tempo: «Portare il Vangelo della pace e della vita – annuncia – ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale. C’è bisogno di persone semplici e sapienti, umili e coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, alla scuola di Maria, accolgono senza riserve il Vangelo nella propria vita. Così, attraverso la santità del popolo di Dio, da questo luogo continueranno a diffondersi in Italia, in Europa e nel mondo testimonianze di santità in ogni stato di vita, per rinnovare la Chiesa e animare la società col lievito del Regno di Dio».

Ma Papa Francesco ha avuto parole anche per il Santuario in sé e per il luogo che lo ospita: «Penso a Loreto – osserva – come a un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione, alla scuola di Maria! Un polo spirituale a servizio della pastorale vocazionale». Per questo, il Santo Padre ha auspicato ad un rilancio dell’adiacente Centro Giovanni Paolo II: «A servizio della Chiesa in Italia e a livello internazionale – auspica Bergoglio -, in continuità con le indicazioni emerse dal Sinodo. Un luogo dove i giovani e i loro educatori possono sentirsi accolti, accompagnati e aiutati a discernere».

Inoltre, il Papa ha rivolto una richiesta particolare ai Frati cappuccini che custodiscono il prezioso luogo di culto: «Chiedo caldamente a loro – domanda Francesco – il servizio di estendere l’orario di apertura della Basilica e della Santa Casa durante la tarda serata e l’inizio della notte, quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare e a discernere la loro vocazione».

Quindi il Papa ha tributato un altro riconoscimento al Santuario della Santa Casa di Loreto: «Anche a motivo della sua collocazione geografica al centro della Penisola – sottolinea il Santo Padre -, si presta per diventare, per la Chiesa che è in Italia, luogo di proposta per una continuazione degli incontri mondiali dei giovani e della famiglia. È necessario che all’entusiasmo della preparazione e celebrazione di questi eventi corrisponda poi l’attualizzazione pastorale, che dia corpo alla ricchezza dei contenuti, mediante proposte di approfondimento, di preghiera e di condivisione».

Infine, l’invocazione conclusiva: «La Vergine Santa aiuti tutti, specialmente i giovani – afferma il Papa – a percorrere il cammino della pace e della fraternità fondate sull’accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell’altro e sull’amore che è dono di sé. La nostra Madre, stella luminosa di gioia e di serenità, doni alle famiglie, santuari dell’amore, la benedizione e la gioia della vita. Maria, sorgente di ogni consolazione, porti aiuto e conforto a quanti sono nella prova».

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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