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Mons. D’Alise: “La sua testimonianza è un patrimonio da non disperdere”

"La tua memoria - afferma Bassetti - rimanga in benedizione per sempre ed aiuti la nostra attesa del sabato senza tramonto, quando la gloria del Signore illuminerà tutto e tutti e la nostra lampada sarà l’Agnello"

Lo ha affermato ieri il presidente della Cei Bassetti celebrando i funerali del vescovo di Caserta, ucciso dal Covid-19

Mons, Giovani D'Alise, vescovo di Caserta, scomparso a causa del Covid-19

È stato il presidente della Conferenza episcopale italiana il cardinale Gualtiero Bassetti a celebrare, ieri pomeriggio, i funerali del vescovo di Caserta monsignor Giovanni D’Alise, morto a causa del Covid-19: «Grazie, fratello caro – afferma il porporato -, perché, insieme a tanti sacerdoti, ci hai fatto scorgere il volto bello della nostra Chiesa-madre! Dietro la tua testimonianza di una vita intera, dietro la croce che ha posto fine alla tua esistenza terrena, ci lasci intravedere e sfiorare il volto stesso del Risorto, che è la meta del nostro cammino, è ciò che dà senso al nostro pellegrinare e al nostro riscoprirci ‘Fratelli tutti’. La tua memoria rimanga in benedizione per sempre ed aiuti la nostra attesa del sabato senza tramonto, quando la gloria del Signore illuminerà tutto e tutti e la nostra lampada sarà l’Agnello».

Card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana

Una celebrazione che si è svolta presso la cattedrale del capoluogo di provincia campano: «La testimonianza di chi ci ha lasciato è un patrimonio da non disperdere – aggiunge il cardinale Bassetti – È il nostro impegno verso l’amato vescovo Giovanni e verso tutti quelli che sono morti in questi mesi. Durante il confinamento abbiamo sperimentato quanto fragile sia la tenuta della società, quanto poco ci volesse per aumentare il numero dei nuovi poveri di fronte alle nostre porte, quanto bisogno vi fosse di sentire una parola amica, quando anche l’ultimo legame di socialità è reciso. Invece i nostri sacerdoti, da Nord a Sud, si sono fatti prossimi per tanti, per tutti. Sono i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i laici impegnati nel volontariato che hanno reso bella la Chiesa in questi mesi. Si sono prodigati per gli altri, si sono spesi per gli altri, in alcuni casi fino all’estremo sacrificio come il nostro fratello Giovanni».

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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