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A San Pietro il presepe di Castelli

Oggi pomeriggio l’accensione dell’Albero di Natale, proveniente dalla Slovenia, e l’inaugurazione del Presepe in pregiata ceramica abruzzese

Nel pomeriggio di oggi, 11 dicembre, il cardinale Giuseppe Bertello e il vescovo Fernando Vérgez Alzaga – rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano – presiederanno l’illuminazione dell’Albero di Natale e l’inaugurazione del Presepe monumentale che decoreranno Piazza San Pietro per tutto il tempo liturgico di Natale, e fino a domenica 10 gennaio, festa del Battesimo del Signore.

Il maestoso abete rosso – dell’altezza di 28 metri e del diametro di 70 centimetri a terra – è stato donato quest’anno dalla Slovenia ed è stato scelto nei boschi di Kočevje.

Altre figure del Presepe Monumentale

Il presepe monumentale proviene invece da Castelli, in provincia e diocesi di Teramo, città famosa fin dal XVI secolo per la lavorazione della ceramica. Si tratta solo di una parte di un’opera più ampia – 54 statue in ceramica a grandezza naturale realizzata con l’impegno dell’intera scuola dell’Istituto d’arte Grue di Castelli, realizzata tra il 1965 e il 1975 da studenti e docenti insieme. La prima esposizione del presepe avvenne sul sagrato della Chiesa Madre di Castelli nel dicembre del 1965, ma nel Natale del 1970 fu esposto anche a Roma, nei Mercati di Traiano, e successivamente anche a Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv.

Le sculture sono frutto di un particolare sviluppo dell’arte contemporanea che affonda le sue radici nella tradizione castellana: dominano infatti i cinque colori della cosiddetta tavolozza castellana (giallo, arancio, blu, verde e manganese), che si declinano però nella innovativa sperimentazione e nel rinnovamento dell’arte ceramica sviluppati in quegli anni nel liceo Grue. L’opera risente molto delle influenze dei più vari stili artistici studiati e insegnati nell’istituto scolastico – da quello mesopotamico a quello rinascimentale e neobarocco – e presenta anche eventi importanti del mondo contemporaneo nel periodo della realizzazione: così troviamo statue eccentriche come l’astronauta, che fa riferimento alla conquista della luna nel 1969.

Infatti le figure del Presepe, realizzate in argilla refrattaria, sono molto semplici dal punto di vista strutturale: sono state realizzate con moduli ad anelli sovrapposti che formano busti cilindrici per il corpo, e una sfera per la testa, in modo tale da cancellare quasi completamente le parti anatomiche del corpo, rendendo riconoscibili i personaggi solo attraverso alcuni particolare, come barba, capelli e abbigliamento.

La Bambina con la bambola di pezza,
personaggio della tradizione abruzzese

Il Presepe allestito in Piazza San Pietro è stato collocato su pedana luminosa di circa 125 metri quadrati che circonda, in leggera pendenza, parte dell’obelisco vaticano. Al centro, sul punto più alto della pedana, è collocato il gruppo della Natività con l’Angelo con le ali aperte. Ci saranno inoltre i Magi, il bue e l’asinello, ma anche elementi propri del territorio castellano, come per esempio la Castellana, riconoscibile per il boccale senza piede decorato con il tipico fiore antico in monocromia blu; la Bambina con la bambola di pezza; la Contadina che trasporta sulla testa, alla maniera tradizionale, forme di formaggio.

Stamattina Papa Francesco ha ricevuto una delegazione della Repubblica di Slovenia e del Comune di Castelli per la consegna ufficiale dell’albero e del presepe e li ha ringraziati del loro dono. All’incontro ha preso parte anche monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, che ha auspicato, nel prossimo mese di marzo, un incontro del Papa con gli studenti del Liceo Grue che hanno curato l’allestimento del Presepe in Piazza San Pietro.

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Classe 2000, è di Torre de' Passeri. Ha conseguito il diploma con lode al Liceo Scientifico di Popoli. Studia Giurisprudenza presso l'Università LUMSA di Roma.