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Covid-19: “10 milioni di bambini rischiano di non tornare a scuola”

"I donatori internazionali – chiede Save the children – devono collaborare con i governi nazionali, affinché sia pienamente finanziato un piano per riportare tutti i bambini a scuola in sicurezza"

Lo ha rivelato Save the children nel documento “Save our education now”

Una scuola in Kenya

La paura per una generazione perduta nei Paesi più poveri del mondo potrebbe essere superata, se si investissero 50 miliardi di dollari per garantire il ritorno a scuola, in sicurezza, a 136 milioni di bambini. È la richiesta che merge dal documento “Save our education now, pubblicato martedì da Save the children per garantire il rientro in classe dei minori più vulnerabili del pianeta.

Riaprire le scuole e far ripartire l’educazione in 59 tra i Paesi più poveri, secondo i calcoli dell’organizzazione, costerebbe in media circa 300 euro per ogni bambino. Nel documento, in particolare, si legge che circa 10 milioni di minori al mondo rischiano di non fare mai più ritorno a scuola, in conseguenza della pandemia di Covid-19 e della crescente povertà minorile; e tra i più a rischio vi sono soprattutto le bambine e le ragazze, i minori con disabilità, i rifugiati e tutti i bambini che vivono in aree di conflitto: «I donatori internazionali – chiede Save the children – devono collaborare con i governi nazionali, affinché sia pienamente finanziato un piano per riportare tutti i bambini a scuola in sicurezza».

Già prima della pandemia, prosegue il documento, 258 milioni di bambini – circa 1 su 6 al mondo – erano tagliati fuori dalla scuola con le ragazze ad affrontare le problematiche maggiori. Infatti, come conseguenza dell’impatto economico della pandemia, 2,5 milioni di bambine in più – in cinque anni – rischiano di sposarsi precocemente, spesso con uomini molto più grandi di loro, e nel 2020 si stima che le gravidanze precoci tra le adolescenti siano cresciute di 1 milione.

About Davide De Amicis (3589 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Oltre ad essere redattore del portale La Porzione.it è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa metropolitana di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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