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Messa: “Dal 14 febbraio sì allo scambio della pace, ma solo con lo sguardo”

Lo ha stabilito il Consiglio episcopale permanente della Cei

Una messa celebrata al tempo del Covid - Ph: Cristian Gennari/Siciliani

I vescovi italiani, al termine del Consiglio episcopale permanente che si è svolto ieri, hanno stabilito che da domenica 14 febbraio nelle celebrazioni eucaristiche tornerà lo scambio di un gesto di pace: «Un gesto – spiega la Conferenza episcopale italiana (Cei) – con il quale ci si scambia il dono della pace, invocato da Dio durante la celebrazione eucaristica. La pandemia ha imposto alcune limitazioni alla prassi celebrativa, al fine di assumere le misure precauzionali previste per il contenimento del contagio del virus. Non potendo prevedere i tempi necessari per una ripresa completa di tutti i gesti rituali, i vescovi hanno deciso di ripristinare un gesto con il quale ci si scambia il dono della pace, invocato da Dio durante la celebrazione eucaristica».

Non si tornerà, quindi, alla tradizionale stretta di mano: «Non apparendo opportuno nel contesto liturgico sostituire la stretta di mano o l’abbraccio con il toccarsi con i gomiti – precisano i vescovi italiani -, in questo tempo può essere sufficiente e più significativo guardarsi negli occhi e augurarsi il dono della pace, accompagnandolo con un semplice inchino del capo».

All’invito “Scambiatevi il dono della pace”, dunque, sarà possibile “volgere gli occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino”: «Questo gesto – aggiunge la Cei – può esprimere in modo eloquente, sicuro e sensibile, la ricerca del volto dell’altro, per accogliere e scambiare il dono della pace, fondamento di ogni fraternità. Là dove necessario, si potrà ribadire che non è possibile darsi la mano e che il guardarsi e prendere ‘contatto visivo’ con il proprio vicino, augurando “La pace sia con te”, può essere un modo sobrio ed efficace per recuperare un gesto rituale».

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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