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“C’è di più”

Centomila giovani di Ac, giunti ieri da tutta Italia, si sono ritrovati per l’incontro nazionale Acr e Giovanissimi

La Papa mobile, con a bordo Papa Francesco, gira tra i fedeli in piazza San Pietro

Erano in 100 mila i giovani che ieri hanno simpaticamente “invaso” Roma, partecipando all’incontro nazionale dei ragazzi e giovanissimi di Azione Cattolica, al grido di “C’è di Più”. Questo lo slogan della grande festa che, fin dalle prime ore del mattino, ha visto confluire in piazza San Pietro una fiumana, allegra e colorata, di giovani provenienti da tutte le diocesi italiane per incontrare il Santo Padre Benedetto XVI. Ed il Papa, puntualissimo, alle 11 ha fatto ingresso in piazza, accolto dalla festosità di canti e danze rigorosamente Acr, passando tutti in rassegna sfilando a bordo della “Papa mobile”.

Poi l’arrivo sul sagrato, il tempo di un saluto alla folla ed il Pontefice si è espresso sul tema dell’educazione, rispondendo direttamente a tre domande poste rispettivamente da un acierrino, un giovanissimo e un educatore. All’Acr, per cominciare, ci si chiede come diventare grandi: «Cari bambini, cari ragazzi – esordisce Benedetto XVI – essere grandi vuol dire amare tanto ascoltarlo e parlare con lui nella preghiera, incontrarlo nei sacramenti, nella Santa Messa, nella Confessione; vuol dire conoscerlo sempre di più e farlo conoscere agli altri, vuol dire stare con gli amici, anche i più poveri, gli ammalati, per crescere insieme».

Con l’età, i ragazzi diventano giovanissimi e l’interrogativo pressante è come amare davvero, gestendo amicizie e primi amori: «Voi – risponde il Santo Padre – diventate grandi se siete capaci di fare della vostra vita un dono agli altri , non di cercare se stessi, ma di dare se stessi agli altri: questa è la scuola dell’amore. Ma non potete e non dovete adattarvi ad un amore ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto per sé e per gli altri, incapace di libertà e purezza. Questa non è libertà». Tutto questo fa parte della missione degli educatori, che oggi si interrogano su come esserlo nel migliore dei modi, nonostante le difficoltà insite nella vita: «Siete dei buoni educatori – aggiunge il Papa – se sapete coinvolgere tutti per il bene dei più giovani. Non potete essere autosufficienti, ma dovete far sentire l’urgenza dell’educazione delle giovani generazioni a tutti i livelli. Io sono sicuro che l’Azione Cattolica e ben radicata sul territorio e ha il coraggio di essere sale e luce».

Ma l’intervento del Pontefice è stato solo l’ultimo in ordine di tempo, perché è stato Franco Miano, presidente nazionale di Azione Cattolica, a dare il ben venuto ai 100mila giovani di Ac: «Con la nostra presenza qui, oggi – spiega Miano – diciamo che è possibile iniziare un cammino di santità fin da bambini, fin da adolescenti impegnandoci a crescere nella fede e in umanità, insieme con Gesù e con ogni uomo, impegnandoci a vivere in pienezza nostra esistenza, a vivere la vita nuova e bella del Vangelo. È questo il “di più” dell’incontro con il Signore». Questa mattinata di riflessione e di confronto a poi lasciato spazio, al pomeriggio, alla festa che ha visto incamminare la folla di ragazzi e giovanissimi in un lungo corteo che ha attraversato il centro di Roma concludendosi per i primi a Villa Borghese e piazza di Siena, dove i vari gruppi diocesani hanno potuto gemellarsi fra loro con canti e giochi, e per i secondi a piazza del Popolo, dove la festa è divenuta testimonianza di personalità del mondo dello sport, dello spettacolo e della Chiesa.

Così, sul palco di piazza del Popolo sono intervenuti la ballerina e pittrice Simona Atzori, il commissario tecnico della nazionale Cesare Prandelli, l’attore Luca Zingaretti, il sacerdote “antimafia” don Luigi Ciotti ed i cantanti Roberto Secchioni e Pietro Napolano. Fra i 100 mila giovani di Ac non poteva mancare, fra l’altro, la delegazione dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, arrivata nella capitale con circa 800 componenti, in rappresentanza di tutto il territorio pescarese. A bordo di 15 pullman, sono intervenuti i gruppi parrocchiali di Pescara, Montesilvano, Cappelle Sul Tavo, Città Sant’Angelo, Collecorvino, Penne, Catignano e Cepagatti: tutti stremati al rientro, ma anche caricati da un’esperienza irripetibile.

About Davide De Amicis (3613 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Oltre ad essere redattore del portale La Porzione.it è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa metropolitana di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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