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Sei religioni in cammino per la pace

Ieri sera a Montesilvano Ortodossi, Buddisti, Metodisti, Islamici, Pentecostali e Cattolici hanno marciato insieme pregando per la pace e la libertà religiosa. Firmato l’appello della Comunità di Sant’Egidio

L’impegno per la conquista della pace che si traduce nel cammino verso la libertà religiosa e l’integrazione fra i popoli in una realtà ormai multietnica e multiculturale come quella presente a Montesilvano, la quinta città d’Abruzzo, che ieri sera ha ospitato la sesta edizione della Marcia per la Pace intitolata “Libertà religiosa, via per la pace”.

L’evento, organizzato dall’arcidiocesi di Pescara-Penne, per il primo anno ha lasciato Pescara dando appuntamento ad oltre un migliaio di fedeli giunti dall’intera provincia che ieri sera, intorno alle 20, si sono radunati a Santa Filomena, presso il “Palaroma”, così da sfilare sulla strade montesilvanesi guidati da don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana, e

La preghiera ortodossa

don Giampietro Pittarello, vicario foraneo di Montesilvano, in sostituzione dell’arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, impossibilitato a partecipare: «Per la marcia di quest’anno – ha spiegato il presule in precedenza – abbiamo lasciato il capoluogo, così da abbracciare altre realtà diocesane come quella di Montesilvano, dove abbiamo camminato insieme, in spirito di collaborazione e grande apertura, come raccomandato dal Santo Padre nel messaggio in occasione della giornata mondiale per la pace».

Quello di ieri, è stato davvero un esempio di collaborazione fattiva che ha visto i cattolici pescaresi interagire con altre cinque comunità religiose presenti sul territorio provinciale, ortodossi, buddisti, pentecostali, islamici e metodisti, le quali si sono impegnate ad animare cinque tappe, cinque momenti di preghiera curati ognuno dalla singola religione, animate da musiche e canti rappresentativi delle comunità presenti: «Con loro – ha riflettuto monsignor Valentinetti – il rapporto è da costruire sempre di più e sempre meglio, un rapporto a cui vogliamo far fare un passo avanti, già da questa marcia che ci ha visti collaborare».

L'abbraccio fra don Marco Pagniello e l'Imam Mustafà

Due ore di cammino sono occorse alla lunga carovana, illuminata dalle fiaccole, per raggiungere la parrocchia di S. Antonio, poco dopo le ore 22, dove si è tenuta la preghiera conclusiva della marcia e i rappresentanti delle sei religioni partecipanti, hanno firmato l’appello per la pace proposto dalla Comunità di Sant’Egidio, a Barcellona, il 5 Ottobre scorso. E per arrivare nella parrocchia posta al centro della città, il corteo ha prima percorso strade simbolo come la Strada Parco: «Questa – ha osservato Pasquale Cordoma, sindaco di Montesilvano – che si chiama via della Liberazione, se non fosse per gli indirizzi dei residenti sui documenti, la chiamerei via della Pace perché mi invita a questo pensiero».

Il corteo ha poi attraversato via Marinelli, via Lazio, via Emilia e viale Europa, toccando o sfiorando

Un pentecostale firma l'appello per la pace

quartieri e situazioni a rischio immigrazione e prostituzione, come lo sono i “palazzoni” sulla riviera dove vivono intere comunità di extra-comunitari ammassati a vivere, a decine, in appartamenti subaffittati da proprietari senza scrupoli. La maggior parte degli immigrati, sono soprattutto senegalesi e, nel tempo, hanno costituito una nutrita comunità.

Monsignor Valentinetti presiede la messa dei ragazzi

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha scelto di puntare concretamente sull’integrazione e sulla libertà religiosa: «Dobbiamo raggiungere un’integrazione – ha sottolineato Cordoma – che consenta il rispetto della dignità umana, delle regole, degli usi e costumi di tutti. Inoltre il 20 Gennaio, in Consiglio Comunale, dibatteremo sulla libertà religiosa alzando la voce con chi governa, perché è inconcepibile parlare di progresso quando non si può professare la propria religione».

I ragazzi a messa

Ha fatto registrare, infine, una grande partecipazione anche la Marcia per la Pace dei ragazzi che, nel pomeriggio di ieri ancora a Montesilvano, ha radunato circa mille partecipanti presso la parrocchia di San Giovanni Bosco. Ragazzi dai 6 ai 14 anni, giunti da più parrocchie pescaresi, che hanno condiviso un pomeriggio di giochi ed attività all’insegna del dialogo interreligioso, concluso ovviamente dalla loro marcia, percorsa sulla Strada Parco, fino ad arrivare nella vicina parrocchia della Beata Vergine Maria dove li ha attesi monsignor Tommaso Valentinetti che ha presieduta la Santa Messa finale: «La pace, l’amore – ha affermato l’arcivescovo nell’omelia – dipendono da noi. Portiamolo a tutti questo messaggio di pace, di vero amore e di tolleranza, indicando Gesù e dicendo a noi stessi e agli altri che gli vogliamo bene».

About Davide De Amicis (4183 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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