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Trecento ettari in fumo a Caramanico

L’incendio di bosco e sottobosco, sviluppatosi domenica pomeriggio e alimentato dal forte vento, si è propagato sulle pendici della Maiella venendo spento dopo quasi 24 ore di attività

È stata l’ennesima notte da incubo, quella vissuta tra domenica e lunedì, dagli oltre 50 soccorritori intervenuti per domare un rogo di straordinarie proporzioni sviluppatosi a Caramanico Terme, in località San Nicolao, che ha ben presto divorato oltre 300 ettari di bosco e sottobosco in piena area protetta del Parco Nazionale della Maiella.

Erano circa le ore 19:30 di domenica sera, quando l’incendio è stato avvistato e sul posto, in rapida successione, sono giunte le squadre di spegnimento del Corpo Forestale dello Stato, delle stazioni di Caramanico e Tocco da Casauria, più squadre dei Vigili del Fuoco, inviate dal Comando provinciale di Pescara e dai distaccamenti di Alanno e Popoli, e tre squadre di volontari di Protezione Civile, sopraggiunte da Montesilvano, Lettomanoppello e Roccamorice dirette sul posto dai presidenti Andrea Gallerati, Fabio Ferrante e Giuseppe Rosati, nonché coordinate dal responsabile della sala operativa aquilana, Luca Zaccagna.

La Protezione Civile in azione

La situazione è apparsa da subito drammatica, con un fronte di fuoco lungo centinaia di metri che risaliva il versante pescarese della Maiella incenerendo pinete e faggete di pregio. Andando poi a ricercare le cause dell’incendio, i dubbi sono solo formali:«L’incendio – fanno sapere gli agenti della Forestale dalla sala operativa presso il capoluogo – è quasi certamente doloso. Essendo l’area interessata compresa in un parco nazionale, abbiamo attivato dei protocolli speciali per agevolare le indagini, cercando sul posto ogni traccia che faccia risalire a qualsiasi tipo di innesco».

E questa volta, il piromane le ha escogitate davvero tutte per mettere in crisi la macchina dei soccorsi, appiccando un incendio su di un terreno impervio e protetto, ma soprattutto di notte, rendendo impossibile l’intervento dei mezzi aerei, l’unica risorsa utile in presenza di roghi del genere. Così, in un contesto di tale criticità, a poco sono serviti gli interventi da terra, anche eroici, di vigili del fuoco, forestali e volontari di Protezione Civile, i quali hanno cercato di contenere le fiamme, spruzzando centinaia di litri d’acqua, e di soffocarle, respingendole con pale e flabelli, rischiando però di venirne circondati.

Nella notte, hanno vissuto momenti di paura gli abitanti della vicina Roccamorice, che hanno visto il fumo invadere il paese e le fiamme lambirlo, ma la situazione è rimasta sotto controllo, grazie al monitoraggio continuo effettuato dalle squadre antincendio:«Nonostante l’elevata criticità – ha commentato Andrea Gallerati, presidente della Protezione Civile di Montesilvano – siamo riusciti a lavorare in sinergia con tutte le forze presenti, contenendo i rischi». Solo all’alba, una pioggia passeggera ha parzialmente spento il fuoco, ripreso poi nel pomeriggio di ieri.

About Davide De Amicis (3928 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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