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Il mandato Caritas nel ricordo di Pietro Palazzo

Dopodomani Mons. Valentinetti inaugura l’anno pastorale della Caritas con una celebrazione Eucaristica

Venerdì 30 alle 18:30 sarà celebrata, presso il Centro Emmaus in Via Colle San Donato, la Messa del Mandato Caritas per il nuovo anno pastorale 2011/2012.

La celebrazione, presieduta dall’arcivescovo Mons. Tommaso Valentinetti, vedrà coinvolte circa duecento persone: dipendenti della Fondazione Caritas Onlus dell’arcidiocesi insieme ai volontari che ogni giorno mettono il loro tempo a servizio delle necessità delle Caritas parrocchiali e delle strutture gestite dalla Caritas Diocesana.

Il direttore della Caritas don Marco Pagniello

«Abbiamo scelto di iniziare il nuovo anno liturgico – così presenta l’iniziativa don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana – all’insegna dell’ascolto della Parola di Dio e della benedizione della Chiesa che ci “invia “ nel mondo vivendo da testimoni della fede che professiamo».

Quest’anno la celebrazione sarà l’occasione per assegnare tre borse di studio a sostegno dei bambini di tre famiglie seguite nell’ambito del Centro diurno “El Pelè”. Le borse sono dedicate a Pietro Palazzo un volontario prematuramente scomparso e saranno sostenute dalla Parrocchia di San Silvestro, in cui la famiglia Palazzo vive il proprio cammino di fede, insieme al Masci e all’Associazione Cuore Caritas onlus. “La carità educa il cuore dei fedeli e svela agli occhi di tutti il volto di una comunità che testimonia la comunione, si apre al servizio”. Raccogliendo l’invito di queste parole, che si trovano al n.39 degli Orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020 della CEI, don Marco spiega il significato delle borse che verranno consegnate: «La carità non deve essere solo mero assistenzialismo ma anche una possibilità di educazione per una cittadinanza attiva, in particolar modo per le nuove generazioni».

Una scelta che sta ad indicare un cammino che si caratterizza non solo come servizio alla comunità attraverso opere concrete di vicinanza e assistenza alle povertà, ma soprattutto come possibilità educativa che ha come orizzonte percorsi di vita buona .