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La missione riparte da Montesilvano

Da giovedì 6 a sabato 8 Ottobre, si è svolto il convegno per direttori e operatori degli uffici missionari diocesani. Don Gianni Cesena, direttore di Missio: “Bisogna elaborare nuovi percorsi per mettere in relazione l’ufficio Missioni con il resto della pastorale”

Sì è svolto a Montesilvano, da giovedì a sabato scorsi, il Convegno dei Direttori dei Centri missionari del Centro Italia, dal tema “Missione: dall’incontro alla testimonianza, nel solco di un progetto missionario diocesano”, al quale hanno partecipato 60 operatori missionari giunti da Abruzzo, Lazio, Molise, Marche, Toscana e Sardegna, che hanno affollato il centro congressi del “Grand Hotel Montesilvano”.

don Gianni Cesena

Un appuntamento nel quale confrontarsi sull’elaborazione di nuovi progetti missionari esportabili nelle diocesi italiane, alla luce dei nuovi orientamenti pastorali della Conferenza episcopale italiana, per il decennio 2010-2020, in materia di educazione: «Le iniziative missionarie – spiega don Gianni Cesena, direttore dell’Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria fra le Chiese e direttore di Missio – contengono sempre aspetti formativi. Il tema dell’educazione vogliamo farlo nostro e accanto a questo vogliamo elaborare un progetto nuovo, che non sia alternativo a quello delle diocesi, ma che sia un percorso progettuale che faccia sentire la missione non solo di alcuni, ma di tutta la Chiesa».

Appare indubbiamente una sfida avvincente, quella di rilanciare la missione nelle Chiese locali, in quella provincia italiana un po’ sonnecchiante e secolarizzata, nella quale la fede rischia di divenire semplice routine, in questo contesto di crisi economica, politica e morale. Un concetto emerso, giovedì pomeriggio, nella relazione iniziale di monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone, Presidente della Commissione Episcopale per l’Evangelizzazione dei popoli e Presidente di Missio, dal titolo “La natura missionaria e universale della Chiesa locale”.

Il presule ha parlato della crisi che ci attanaglia come di una crisi spirituale, interiore all’essere umano. Uno stato d’animo che, di questi tempi, ciascuno vive rinchiudendosi in sé stesso: «Al contrario – esorta don Gianni Cesena – l’impegno missionario sta nel guardare al di fuori di noi, perché le risorse migliori stanno negli altri popoli, nella loro voglia di fare di crescere e nella passione che noi abbiamo, forti di una cultura segnata dalla relazione, di relazionarci con loro. È questo il compito degli uffici missionari diocesani, da diffondere all’interno delle comunità parrocchiali».

In parallelo, però, appare indispensabile anche la prosecuzione dell’impegno contrario: «Abbiamo annunciato il Vangelo – aggiunge il direttore dell’Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria – fino agli estremi confini della Terra, abbiamo

Un laboratorio

sostenuto opere, inviato persone. Tutto questo non deve terminare, perché il patrimonio millenario della fede che ci appartiene deve essere annunciato e consegnato ad altri, perché nello scambio ciascuno possa arricchirsi». E per tradurre in pratica questi intendimenti, all’indomani, gli operatori missionari si sono suddivisi in quattro laboratori tematici, “Pensare la Missino Diocesana” e il suo inserimento nella pastorale missionaria, l’animazione missionaria, la cooperazione missionaria fra le Chiese e la centralità della formazione.

Un momento fondamentale, in cui gli operatori diocesani si sono ascoltati, per proporre e condividere nuovi percorsi, nuove strategie organizzative per le singole realtà: «Appartenendo alle diocesi – sottolinea don Gianni – gli uffici e i centri missionari devono capire come poter entrare in relazione con le altre istanze pastorali presenti nelle diocesi e collaborare ad una pastorale che, nel suo complesso, sia davvero missionaria, capace di annuncio e in grado di inquadrare alcuni fenomeni che ci preoccupano, come un certo calo delle presenze nelle chiese, così come il calo delle vocazioni e delle vocazioni missionarie».

A seguito dei laboratori, è quindi intervenuto monsignor Domenico Pompili, Sottosegretario della Cei, che relazionato sull’elaborazione dei piani pastorali diocesani, alla luce degli Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano. Sabato, infine, ha concluso il convegno monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne e Presidente della Conferenza episcopale abruzzese e molisana, che presieduto la liturgia eucaristica mattutina, prima dei saluti finali.

don Tonino Di Tommaso con Simona Acciavatti

Ovviamente immancabile, tra i partecipanti, la presenza della delegazione pescarese la quale è sicuramente uscita rinvigorita dal meeting missionario: «Su tutto – ha riflettuto don Tonino Di Tommaso, direttore dell’ufficio Missioni diocesano – mi resterà impresso che per essere missionari bisogna essere uomini di pensiero, la missione non può operare se l’azione dei parroci, dei laici non è nutrita dal pensiero, e uomini di Dio, perché la missione nasce dall’eucaristia, dalla preghiera. Da questi due spunti dovrà partire, anche da parte mia, un nuovo impulso per sostenere i parroci in questa iniziativa».

E non passa inosservata, sempre di questi tempi, la presenza dei giovani nel movimento missionario pescarese: «A livello diocesano – precisa Simona Acciavatti, componente di “Missio giovani” nella parrocchia della Beata Vergine Maria di Montesilvano – cerchiamo di essere presenti nella Pastorale giovanile, nella Congregazione dei laici, nell’ufficio missionario. Cerchiamo di far conoscere a tutti quelli che incontriamo la dimensione missionaria, anche se la nostra chiamata viene già dal battesimo. Elaboriamo, quindi, anche nuovi strumenti per coinvolgere la nostra diocesi un po’ addormentata».

About Davide De Amicis (4191 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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