La Cei invita ad opporsi a tante pratiche che degradano e distruggono la biodiversità: "Si pensi – denunciano i vescovi - al land grabbing (l’accaparramento delle terre), alla deforestazione, al proliferare delle monocolture, al crescente consumo di suolo o all’inquinamento che lo avvelena; si pensi altresì a dinamiche finanziarie ed economiche che cercano di monopolizzare la ricerca (scoraggiando quella libera) o addirittura si propongono di privatizzare alcune tecnoscienze collegate alla salvaguardia della biodiversità"
"Quanta dispersione di risorse vi è per le armi – denuncia il Papa -, in particolare per quelle nucleari, risorse che potrebbero essere utilizzate per priorità più significative per garantire la sicurezza delle persone, quali la promozione della pace e dello sviluppo umano integrale, la lotta alla povertà, la garanzia dei bisogni sanitari"