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“Contro la povertà assenti forme di contrasto effettivo”

Lo denuncia il “Rapporto sulle politiche contro la povertà italiana”, presentato oggi da Caritas Italiana

«Contribuire a costruire contesti più giusti ed accoglienti, contemperando l’impegno di carità e il dovere di giustizia». È questo l’obiettivo che si pone di realizzare Caritas Italiana con il suo primo “Rapporto sulle politiche contro la povertà in Italia”, presentato oggi a Roma: «Un Rapporto che – spiega monsignor Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana – vuole consegnare una prospettiva di analisi dei fenomeni sociali del nostro tempo, e concorrere alla riflessione sulla efficacia delle forme istituzionali di contrasto alla povertà, al fine di stimolare un dibattito pubblico, suscitare la più ampia e condivisa consapevolezza intorno a questi fenomeni, promuovere la coscienza comune di un impegno doveroso a far fronte ad essi, che sia fondato sui valori del magistero sociale della Chiesa, ma anche su quello che possiamo definire il magistero civile della nostra Carta Costituzionale».

Mons. Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana

Il tema centrale del Rapporto è rappresentato dalle politiche di contrasto alla povertà, in particolare di quella assoluta, offrendo un quadro delle sperimentazioni, in corso e previste come la nuova social card, il Programma di aiuti alimentari europei, scelta che scaturisce anche da motivazioni di carattere valoriale, sul solco del magistero di Papa Francesco: «L’Italia – osserva monsignor Soddu – lamenta una fondamentale assenza di forme di contrasto effettivo ai rischi di povertà, evidenza resasi particolarmente dolorosa e divenuta eclatante in questi anni di crisi economica. Ripartire dalla povertà assoluta, significa assumersi la responsabilità di indicare non solo i fattori e le condizioni socio-economiche più esposte ai rischi di una condizione di grave esclusione, ma anche indicare valutazioni fondate e prospettive realizzabili di politiche pubbliche».

Inoltre, significa anche riprendere con rinnovato vigore, non solo nella evocazione dei termini, le preoccupazioni e le attese dei vescovi italiani espresse fin dal documento del Consiglio Permanente La Chiesa italiana e le prospettive del Paese del 1981: «Pertanto – conclude il direttore di Caritas Italiana – la valutazione delle politiche, contenuta nel Rapporto, non può che partire dalla verifica della presenza di misure nazionali e universali, tali da superare i differenziali regionali di risorse e di strumenti, coerentemente con il principio di uguaglianza della Costituzione, in termini di pari dignità sociale e in riferimento all’eguale trattamento che il cittadino deve avere di fronte alle previsioni legislative». Il Rapporto è stato realizzato con la collaborazione, tra gli altri, di Action Aid, Cisl, Fondazione Banco Alimentare, Save the children, CittaliaFondazione Studi e ricerche Anci.

About Davide De Amicis (3897 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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