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In Italia diminuiscono i lettori, ma aumentano i libri digitali

"Solo il 23,4% di coloro che possiedono molti libri - secondo il rapporto - è un lettore forte. Cresce invece il numero dei titoli proposti in formato digitale: dai 12.000 del 2013 si passa ai 15.000 del 2014"

Lo stabilisce il rapporto, elaborato dall’Istat, intitolato “La produzione e la lettura di libri in Italia – 2013 e 2014″pubblicato giovedì

Soni sempre di più coloro che chiudono i libri, per sfogliarne uno digitale

Diminuiscono i lettori in Italia, con una famiglia su 10 che non ha libri in casa, ma è in crescita l’editoria digitale. È l’immagine che esce dal rapporto “La produzione e la lettura di libri in Italia – 2013 e 2014 diffuso giovedì dall’Istat. Il trend negativo nel numero dei lettori è iniziato nel 2010 e riguarda in modo particolare i giovani.

Antonio Golini, presidente Istat

Antonio Golini, presidente Istat

Legge oggi il 41,4% della popolazione: si passa dalla percentuale del 49,3% del 2013 al 44,6% del 2014 per i ragazzi tra i 6 e i 10 anni, dal 57,2% al 53,5% per quelli tra 11 e 14 anni e dal 49,8% al 45,6% nella fascia tra i 20 e i 24 anni. Circa 2,5 milioni di famiglie, quasi una su 10, non possiedono libri in casa: il 28,9% delle famiglie ha al massimo 25 titoli, mentre il 63,5% ne ha non più di 100Tra chi possiede oltre 400 libri in casa circa uno su cinque (21,8%) non ne ha letto nemmeno uno e il 18,3% ha dichiarato di leggere non più di tre libri l’anno.

Solo il 23,4% di coloro che possiedono molti libri è un lettore forte. Cresce invece il numero dei titoli proposti in formato digitale: dai 12.000 del 2013 si passa ai 15.000 del 2014. Nel 2014 sono state quasi 5 milioni le persone che hanno letto o scaricato libri online o e-book. Tra loro numerosi soprattutto i giovani, in particolare il 21,9% dei ragazzi tra i 18 e i 19 anni che navigano su Intenet e, in proporzione, più le femmine dei maschi.

About Davide De Amicis (3895 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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