"Parlare di Missione, con la M maiuscola, senza che vi siano missionari in carne e ossa, disposti a vivere fraternamente, non è possibile – ricorda il porporato -. Inoltre, se come Chiesa vogliamo davvero rendere intelligibile la fraternità nel mondo, dobbiamo vincere all’interno delle nostre comunità la tentazione all’individualismo"
La vita e il pensiero del medico che ha saputo coniugare la professionalità con l’assoluta dedizione al malato. Viveva quotidianamente i principi della fede cristiana: per lui è in corso la causa di beatificazione
"Questa sera noi vogliamo ridire – afferma l’arcivescovo Valentinetti -, come San Cetteo che si è fidato del Signore Gesù che ha dato la vita per il Vangelo, che vogliamo continuare a fidarci di Lui, che vogliamo continuare a fidarci della sua Parola, dei suoi sacramenti, della Chiesa che è segno di questo Regno. E vogliamo far sì che la nostra povera vita, semplice, povera, indifesa e probabilmente contraddetta, sia un piccolo seme nel Regno dei cieli che nonostante noi, e al di là di noi, fiorisce e va verso il nido dell’eternità"
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