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“In Italia c’è voglia di famiglia, ma mancano le condizioni per formarla”

"Quando le coppie - osserva Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari - sanno che mettendo al mondo un figlio, rischiano di diventare povere o quando le donne sono costrette a nascondere la loro gravidanza altrimenti vengono licenziate, o quando le famiglie italiane non arrivano alla fine del mese perché costrette a fare i conti con un fisco iniquo e vecchio, che non tiene conto del numero dei figli, è difficile convincere i giovani a non emigrare"

Lo ha affermato Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, commentando gli ultimi dati Istat su calo dei matrimoni e denatalità

«Il rapporto presentato in settimana dall’Istat dimostra che nella società italiana c’è ancora tanta voglia di famiglia e di figli, ma che vengono meno le condizioni per realizzare questo desiderio».

Lo ha affermato Gigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, per il quale se anche il Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo mostra come la stragrande maggioranza dei ragazzi italiani sogna di costruirsi una famiglia e di mettere al mondo 2 o più figli e se le donne italiane ne desiderano almeno 2 invece dell’1,37 della media del nostro Paese, la situazione è molto più grave di quanto immaginiamo.

Infatti, secondo il rapporto Istat “Noi Italia  2016” al 1° gennaio 2015 ci sono 157,7 anziani ogni 100 giovani e 55,1 persone in età non lavorativa ogni 100 in età lavorativa, valori in continua ascesa negli ultimi anni.

Secondo le prime stime relative al 2015, per la prima volta negli ultimi 10 anni la speranza di vita alla nascita arretra, con un decremento di 0,2 punti per gli uomini (80,1) e 0,3 per le donne (84,7). Nel Mezzogiorno i valori della speranza di vita si confermano al di sotto della media nazionale. Continua a diminuire il numero medio di figli per donna, nel 2014 si attesta a 1,37 mentre occorrerebbero circa 2,1 figli per garantire il ricambio generazionale.

Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie

Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie

Se si considera l’età della madre, le regioni del Mezzogiorno si confermano, mediamente, quelle con le madri più giovani. Con 3,2 matrimoni ogni mille abitanti, l’Italia rimane uno dei paesi dell’Unione europea a 28 stati in cui ci si sposa meno. Nel corso del 2014 in tutte le regioni si verifica una stasi o un calo (ad eccezione del Trentino-Alto Adige); il Mezzogiorno è la ripartizione con la nuzialità più alta, il Nord-ovest quella con meno matrimoni rispetto alla popolazione.

L’Italia presenta una bassa incidenza di divorzi, 8,6 ogni 10 mila abitanti nel 2014; a livello europeo solo Irlanda e Malta registrano valori inferiori (anno 2013). Per le separazioni si sta verificando una convergenza tra le varie aree del Paese (14,8 e 14,6 ogni 10 mila abitanti nel Centro-Nord e nel Mezzogiorno), mentre il divario Nord-Sud per i divorzi rimane ancora evidente (rispettivamente 9,8 e 6,6): «Da troppo tempo – denuncia De Palo -, il nostro è un Paese dove non si riescono più a realizzare i sogni degli italiani. Quando le coppie sanno che mettendo al mondo un figlio, rischiano di diventare povere o quando le donne sono costrette a nascondere la loro gravidanza altrimenti vengono licenziate, o quando le famiglie italiane non arrivano alla fine del mese perché costrette a fare i conti con un fisco iniquo e vecchio, che non tiene conto del numero dei figli, è difficile convincere i giovani a non emigrare».

Da qui un accorato appello: «Chiediamo con forza – conclude il presidente del Forum delle associazioni familiari – che il governo e la società nel suo insieme mostrino di voler provare a vincere la sfida del futuro: la denatalità non è solo un problema sociologico, legato alle nascite, ma un problema di speranza e di fiducia».

About Davide De Amicis (4205 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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