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“La natura della crisi siamo noi stessi, il cristianesimo è la speranza”

Il cristianesimo - sottolinea Carròn - può essere la speranza per ognuno di noi, basta che avvenga quell’incontro che suscita l’io, la vita di ciascuno di noi, che fa diventare tutto nuovo, conferendoci quell’operosità di cui abbiamo bisogno"

Lo ha affermato lunedì sera Julián Carròn, presidente della Fraternità di Comunione e liberazione, presentando il suo libro “La bellezza disarmata”

Julián Carròn, presidente della Fraternità di Comunione e liberazione

Scrivendo il libro dal titolo “La bellezza disarmata” (edito da Rizzoli), il presidente della Fraternità di Comunione e liberazione Julián Carròn si è interrogato sul ruolo che potrebbe avere il cristianesimo nell’affrontare e nel superare l’attuale crisi strutturale che ha condizionato le sorti del mondo.

Un libro presentato dal suo stesso autore lunedì sera a Pescara, all’interno di un Teatro Massimo gremito: «La natura della crisi – afferma Carròn – è la natura dell’io, la natura della crisi riguarda noi stessi che siamo smarriti. E il cristianesimo può essere la speranza per ognuno di noi, basta che avvenga quell’incontro che suscita l’io, la vita di ciascuno di noi, che fa diventare tutto nuovo, conferendoci quell’operosità di cui abbiamo bisogno».

La presentazione del libro con Giovanni Legnini, Roberto Fontolan e Juliàn Carròn

La presentazione del libro con Giovanni Legnini, Roberto Fontolan e Juliàn Carròn (foto Piergiorgio Greco)

Quello che avviene nell’incontro con Gesù Cristo, come quello che fecero gli apostoli Andrea e Giovanni: «Loro – osserva il presidente di Comunione e liberazione – hanno incontrato un uomo e non hanno potuto evitare di cercarlo il giorno dopo e il giorno dopo ancora, perché il Cristianesimo è nato così è sarà sempre così. Per questo è necessario riscoprirlo nel suo punto sorgivo, affinché nel quotidiano sappiamo ritrovare colui che in grado di attrarre il nostro io, senza farci essere delle mine vaganti».

Principi, questi ultimi, fortemente rilanciati anche nelle ultime encicliche ed esortazioni apostolico di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco: «Documenti – sottolinea Carròn – che fanno luce sulle capacità del cristianesimo di dare delle risposte, ma il problema è rappresentato dai cristiani. Siamo disponibili a rimparare quello che pensavamo già di sapere, riscoprendolo in tutta la sua novità? E allora potremo cominciare a capire in che senso, l’incontro con l’altro può rappresentare un bene».

È questa dunque una proposta, un’eventuale soluzione per uscire dall’individualismo che impera nella nostra società: «La politica e la società – sostiene il sacerdote di origine spagnola – devono essere quello spazio di libertà, all’interno del quale possiamo incontrare queste persone che, vivendo, offrano una possibilità, una luce, un suggerimento per affrontare sfide per cui noi non abbiamo una risposta».

Il Teatro Massimo di Pescara gremito

Il Teatro Massimo di Pescara gremito (foto Piergiorgio Greco)

Questa, dunque, è la misericordia e la speranza che possiamo avere nell’incontro con l’altro: «Quello che dobbiamo augurarci – ribadisce Julián Carròn -, è di incontrare persone che portano speranza nella nostra vita».

Alla presentazione del libro, condotta dal presidente del Centro studi internazionale di Comunione e liberazione Roberto Fontolan, ha preso parte il vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura Giovanni Legnini: «Penso che da questo libro, che consiglio a tutti, – conclude l’abruzzese vice presidente dell’organismo di governo autonomo della magistratura – si possa trarre un grande messaggio di speranza. Lo dimostra don Carròn, quando ricorda che nella Genesi viene ripetuta per sei volte l’espressione “Dio vide che era cosa buona e giusta”. Questo per dire che la realtà può essere percepita come positiva, in quanto c’è».

About Davide De Amicis (4168 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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