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Tanti visitatori alla Festa dei popoli: tra i pescaresi c’è voglia d’integrazione

"Questa - spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas pescarese - è stata un’occasione per abbattere giudizi e pregiudizi per chi ha vissuto la festa, ma lo è stata anche per chi non l’ha vissuta avendo comunque potuto ricevere un messaggio diverso dal solito modo di parlare di immigrazione. Attraverso la Festa dei popoli, noi continuiamo a dire che è possibile l’incontro e l’integrazione e che questa rimane l’unica via per governare un fenomeno che ci attraversa e ci attraverserà indipendentemente da noi"

La Festa dei popoli si è svolta ieri in piazza Salotto a Pescara, animata da oltre 15 comunità straniere, venendo visitata da centinaia di cittadini

Il palco della Festa dei popoli 2016 in piazza Salotto a Pescara

È stato un grande bagno di folla quello tributato ieri dai visitatori alla Festa dei popoli 2016, dal tema “Terra senza frontiere”, organizzata dalla Caritas di Pescara-Penne in una piazza Salotto a Pescara che, nonostante la pioggia alternata a spiragli di sole e la concomitante finale dei play off di Serie b allo Stadio Adriatico, ha saputo riempirsi di oltre 15 popolazioni provenienti da svariati Paesi del mondo (Brasile, Venezuela, Russia, Marocco e Filippine solo per citarne alcuni) portatrici di allegria, colore e tanta voglia di costruire legami e integrazione.

don Marco Pagniello, direttore della Caritas pescarese

don Marco Pagniello, direttore della Caritas pescarese

Popoli che hanno saputo coinvolgere centinaia di pescaresi, i quali hanno visitato gli stand allestititi da oltre 35 associazioni culturali per conoscere meglio usi, costumi e tradizioni delle tante comunità straniere presenti nella città adriatica: «Al di là delle presenze e dei numeri – commenta don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne – questa è stata un’occasione per abbattere giudizi e pregiudizi per chi ha vissuto la festa, ma lo è stata anche per chi non l’ha vissuta avendo comunque potuto ricevere un messaggio diverso dal solito modo di parlare di immigrazione. Attraverso la Festa dei popoli, noi continuiamo a dire che è possibile l’incontro e l’integrazione e che questa rimane l’unica via per governare un fenomeno che ci attraversa e ci attraverserà indipendentemente da noi».

Alcune rappresentanti brasiliane, insieme alle colleghe filippine

Alcune rappresentanti brasiliane, insieme alle colleghe filippine

E così, tra i laboratori interculturali di percussioni africane, danze egiziane e Capoeira, oltre agli stand dei Paesi coinvolti, i visitatori, munendosi di una simbolica carta d’imbarco, hanno potuto compiere un giro virtuale intorno al mondo ricevendo, infine, un permesso di soggiorno “senza frontiere” come cittadini in grado di andare oltre barriere e luoghi comuni.

Mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, intervistato dalle operatrici Caritas

L’arcivescovo Valentinetti intervistato dalle operatrici Caritas

E tra questi “viaggiatori”, si aggirava incuriosito anche l’arcivescovo di Pescara-Penne: «La Festa dei Popoli – osserva monsignor Tommaso Valentinettiè l’incontro della gioia di tante persone che provengono da tutte le parti del mondo e che hanno la bellezza nel cuore di incontrarsi, di guardarsi negli occhi senza essere sospettosi gli uni degli altri, ma di stringersi la mano per creare un mondo migliore».

Momenti particolarmente significativi sono stati la preghiera interreligiosa, con la partecipazione della comunità islamica alla vigilia dell’inizio del Ramadan, e la sfilata dei popoli in piazza Salotto che ha visto protagoniste le delegazioni di Brasile, Bulgaria, Repubblica Dominicana, Ucraina, Egitto, Filippine, Marocco, Pakistan, Romania, Russia, Tunisia e Venezuela. Gran finale con il concerto del duo malese Baba Sissoko e Taman Kan, che ha chiuso in bellezza la Festa dei popoli pronta a tornare nel 2017.

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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