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Anche grazie alla Caritas, avanza la riqualificazione del Parco dell’infanzia

"Il parco - ricordano Luigina Tartaglia e Barbara Magliani - veniva considerato come qualcosa di estraneo, non proprio dalla gente che ci viveva intorno. Con il nostro lavoro li abbiamo ascoltati tutti e abbiamo cercato di capire cosa volessero per il parco. Così oggi viene rispettato e custodito, perché sia restituito ai bambini e agli anziani. Oggi non ci sono più siringhe e non ci entra più nessuno per bucarsi"

Lo ha annunciato ieri il Comune di Pescara, attraverso l’assessore al Verde Di Pietro e il presidente del Consiglio comunale Blasioli, in presenza degli operatori Caritas

Il Parco dell'infanzia

Sono stati presentati ieri i lavori di riqualificazione del Parco dell’Infanzia, che si trova su via Tavo, proprio di fronte al Ferro di cavallo di Villa del fuoco a Pescara. Interventi che, oltre all’amministrazione comunale, vedono la Caritas e una rete di associazioni in prima fila: «Con loro – ricorda Laura Di Pietro, assessore comunale al Verde – da oltre un anno portiamo avanti un progetto che ha come base il riscatto di tutto quartiere di Villa del Fuoco. Un’azione che punta a stimolare e a rimotivare la gente che risiede in queste zone sensibili e che anche per questo si concentra sui parchi della zona, quello della Speranza, della Pace e, non ultimo, il Parco dell’Infanzia».

Laura Di Pietro, assessore comunale al Verde

Laura Di Pietro, assessore comunale al Verde

Un’area verde, quest’ultima, che è stata oggetto di un’attenzione particolare essendo rimasta chiusa da 7 anni, perché si trova di fronte al Ferro di cavallo e perché da territorio abbandonato era diventato covo di vandali e tossicodipendenti: «Tant’è – sottolinea la Di Pietro – che alla fine abbiamo deciso di chiuderlo, specie quando l’ultimo atto di vandalismo ha distrutto la struttura che la Regione aveva realizzato qui anni proprio per restituire alla zona un luogo di aggregazione. Ma non ci siamo arresi, anzi, grazie proprio alla collaborazione con le associazioni abbiamo lavorato assiduamente per rimetterlo in piedi, un passo per volta, convinti che per ridare vita a quel parco avremmo dovuto condividere tutte le fasi con i residenti».

E così, grazie alla Caritas e al progetto Ninive che punta proprio a questo, sono state svolte delle riaperture del parco: «Abbiamo coinvolto le famiglie e i bambini – racconta l’assessore al Verde del Comune di Pescara -, chiedendo come lo avrebbero voluto per dare voce al desiderio di riscatto che sentono in modo fortissimo, in modo che potessero diventarne i tutori».

E così manca poco al via ai lavori che, al più tardi in primavera, vedranno la realizzazione del campo di calcetto, che ha chiesto la gente della zona, di panchine e giochi, oltre che di una nuova rete di protezione: «Bonificheremo e rifaremo infine tutto il manto erboso – annuncia Laura Di Pietro -. Un progetto da 53 mila euro, provenienti in buona parte dai proventi assicurativi riscossi dall’ente a causa degli atti vandalici subiti dal parco. Abbiamo tempi stretti, perché si torni a parlare di questa area e lo si faccia come luogo della gente di quartiere e non come covo del disagio e del degrado».

Antonio Blasioli, presidente del Consiglio comunale di Pescara

Antonio Blasioli, presidente del Consiglio comunale di Pescara

E un testimone della storia travagliata del Parco dell’Infanzia, è stato proprio l’attuale presidente del Consiglio comunale: «Ho vissuto tutto questo cammino – rivendica Antonio Blasioli -, che dà spazio e voce alla voglia di riscatto di tante famiglie della zona. Si tratta di un cammino iniziato dall’Amministrazione di centrosinistra, l’allora sindaco D’Alfonso decise di fare lì il primo parco ecosostenibile, in un quartiere molto delicato. Un anno ci fu anche la visita di don Ciotti segno della presenza e dell’interesse della rete delle associazioni nella struttura. Tutti ci dicevano di non insistere, invece credo che l’Amministrazione faccia la scelta ben precisa di non abbandonare il parco, reinvestendoci, ascoltando le esigenze dei residenti per avere un parco realmente vissuto e fare in modo che questo terreno non diventi un terremo di nessuno».

Luigina Tartaglia, coordinatrice progetto Ninive Caritas

Luigina Tartaglia, coordinatrice progetto Ninive Caritas

Una finalità realizzabile anche grazie all’impegno di associazioni quali la Caritas e MovimentAzioni: «Quando siamo arrivati – ricordano Luigina Tartaglia, coordinatrice del progetto Ninive della Caritas, e Barbara Magliani di Movimentazioni – c’era un grande senso di sfiducia e di abbandono. Il parco veniva considerato come qualcosa di estraneo, non proprio dalla gente che ci viveva intorno. Con il nostro lavoro li abbiamo ascoltati tutti e abbiamo cercato di capire cosa volessero per il parco. Così oggi viene rispettato e custodito, perché sia  restituito ai bambini e agli anziani. Oggi non ci sono più siringhe e non ci entra più nessuno per bucarsi».

A detta delle due operatrici, è stato importante anche tenere il parco chiuso: «Quando è aperto – osservano la Tartaglia e la Magliani – è sintomo che è vivo, sorvegliato e sicuro. Il processo è ancora lungo, ma stiamo lavorando perché i residenti venissero e si occupassero del parco, questa cosa sta accadendo, tanti hanno dato la propria disponibilità. Ci siamo ogni mercoledì con laboratori e attività, abbiamo trascorso lì tutta l’estate, ci abbiamo fatto murales, anche strutture di arredo con l’Università e a giorni, come Caritas, ci metteremo un abete molto grande da decorare con residenti e bambini per Natale».

About Davide De Amicis (4360 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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