Il convegno, in programma domani presso l’Auditorium Petruzzi, sarà un’occasione per riflettere e discutere sulle condizioni delle comunità rom e delle attività ed esperienze di inclusione condotte negli anni.

“Rom, Ţigan e Gagé: percorsi di comunità nella società dell’informazione”, questo il titolo del convegno organizzato dalla Fondazione Caritas Onlus dell’Arcidiocesi Pescara-Penne ed accreditato dall’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo, in programma domani, martedi 12 giugno, dalle 9:00 alle 13:00 all’Auditorium Petruzzi di Pescara.

«Dopo sette anni di attività del progetto RoMondo, che ha portato sul territorio laboratori scolastici, azioni di inclusione e presa in carico familiare in favore delle comunità rom sul territorio – spiega Don Marco Pagniello, direttore della Fondazione Caritas Onlus – abbiamo scelto di dare voce e risalto alle esperienze ed i risultati raggiunti, attraverso l’invito ad una platea di giornalisti, riflettendo sulle criticità incontrate e che ancora persistono, ma anche sull’importante capitale umano con cui ci siamo relazionati, dando spazio ad una discussione di ampio respiro sul tema rom».

Il convegno si articolerà attraverso diversi ambiti riguardanti la condizione delle comunità rom sul territorio regionale e nazionale: dopo i saluti di apertura e l’introduzione al tema di Stefano Pallotta, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo, prenderà la parola Carlo Stasolla, Presidente dell’Associazione 21 luglio che concentrerà il suo intervento su fake news e fact-checking relativi a fatti ed episodi raccontati dall’informazione e riguardanti le comunità rom in Italia.

La parte centrale vedrà il racconto dell’attività del progetto RoMondo, operativo nell’area metropolitana di Pescara, con le testimonianze dirette degli operatori Caritas ed un focus sull’esperienza della Caritas di Avezzano con la comunità rom locale, attraverso la partecipazione della Vicedirettrice Lidia Di Pietro.

L’ultima parte del convegno lascerà spazio ad Egidiu Condac, Presidente di Caritas Romania che illustrerà il fenomeno migratorio dei rom rumeni, la loro condizione in patria e ciò che li spinge a partire verso l’Italia.

«Ciò che ci interessa è riflettere insieme sul tema proposto, partendo dalla conoscenza di esperienze fatte e delle situazioni emerse –  conclude Don Marco Pagniello –  nella speranza che si possa creare una rete territoriale permanente che, al di là di stereotipi e pregiudizi, affronti discorsi di inclusione e si impegni nella promozione dell’incontro tra comunità rom e cultura maggioritaria».