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“Spegnere la vita al suo sbocciare è tradire il patto tra generazioni”

I politici - esorta Papa Francesco -, a prescindere dalle convinzioni di fede di ognuno, pongano come prima pietra del bene comune la difesa della vita di coloro che stanno per nascere e fare il loro ingresso nella società, alla quale vengono a portare novità, futuro e speranza"

Lo ha affermato ieri Papa Francesco, ricevendo il Consiglio direttivo del Movimento per la vita in occasione della Giornata per la vita 2019

Papa Francesco

«La difesa della vita non si compie in un solo modo o con un unico gesto, ma si realizza in una molteplicità di azioni, attenzioni e iniziative; né riguarda solo alcune persone o certi ambiti professionali, ma coinvolge ogni cittadino e il complesso intreccio delle relazioni sociali». Lo ha detto Papa Francesco ieri nel suo discorso ai membri del Consiglio direttivo del Movimento per la Vita italiano, ricevuti in udienza in Vaticano in occasione della 41ª Giornata nazionale per la vita, che oggi viene celebrata in tutte le diocesi: «Un appuntamento che – sottolinea il pontefice – mette in luce ogni anno il valore primario della vita umana e il dovere assoluto di difenderla, a partire dal suo concepimento fino al suo naturale spegnersi. Prendersi cura della vita esige che lo si faccia durante tutta la vita e fino alla fine».

Ed esige anche che si ponga attenzione alle condizioni di vita: «La salute – elenca il Papa -, l’educazione, le opportunità lavorative, e così via; insomma, tutto ciò che permette a una persona di vivere in modo dignitoso». Nel suo discorso il Papa ha poi rivolto l’attenzione al fulcro della difesa della vita: «L’accoglienza – sottolinea il Pontefice – di chi è stato generato ed è ancora custodito nel grembo materno. Spegnere volontariamente la vita nel suo sbocciare è, in ogni caso, un tradimento della nostra vocazione, oltre che del patto che lega tra loro le generazioni, patto consente di guardare avanti con speranza. Se la vita stessa viene violata nel suo sorgere, ciò che rimane non è più l’accoglienza grata e stupita del dono, bensì un freddo calcolo di quanto abbiamo e di ciò di cui possiamo disporre. Allora anche la vita si riduce a bene di consumo, da usare e gettare, per noi stessi e per gli altri».

Indicando la presenza di giovani nel Consiglio direttivo, il Santo Padre lo ha interpretato come “un particolare segno di consolazione”. E per l’odierna Giornata per la vita, Papa Bergoglio ha rivolto un appello a tutti i politici, perché: «A prescindere dalle convinzioni di fede di ognuno – esorta -, pongano come prima pietra del bene comune la difesa della vita di coloro che stanno per nascere e fare il loro ingresso nella società, alla quale vengono a portare novità, futuro e speranza». Rivolgendosi ancora ai politici, l’invito di Francesco è a non lasciarsi «condizionare da logiche che mirano al successo personale o a interessi solo immediati o di parte, ma guardino sempre lontano, e con il cuore guardino a tutti».

Infine una preghiera: «Chiediamo con fiducia a Dio – conclude – che la Giornata per la vita che stiamo per celebrare porti una boccata di aria pulita – ha concluso il pontefice -, consenta a tutti di riflettere e impegnarsi con generosità, a partire dalle famiglie e da quanti operano in ruoli di responsabilità al servizio della vita».

About Davide De Amicis (4226 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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