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#graziefamiglie: domani l’applauso a genitori, bambini e nonni rimasti a casa

"Dio accoglierà tutti nella sua Casa - ricorda Padre Marco Vianelli, direttore della Pastorale familiare Cei -. Ecco perché qui, oggi, possiamo godere di un luogo e di una esperienza che “anticipano” questa “fine”. È la famiglia. Per questo vogliamo ringraziare tutte le famiglie e i bambini che durante la quarantena hanno fatto la loro parte, rimanendo in casa e sacrificando amicizie, interessi, libertà. Sarà bello “fare rumore”, far loro un applauso da balconi e terrazzi. È sicuramente un gesto piccolo, semplice, per qualcuno forse un po’ imbarazzante, ma ci sembra bello farlo per ringraziare ogni famiglia"

È il flash mob, promosso dal Forum nazionale delle associazioni familiari, che avverrà alle 18 sui balconi

Domani alle 18 tutti affacciati dalle finestre o dai balconi per applaudire e ringraziare, ognuno a proprio modo e con il proprio stile, genitori, bambini e nonni che non uscendo di casa hanno fornito un contributo decisivo al bene comune. Sarà questo il flash mob nazionale #graziefamiglie promosso dal Forum nazionale delle associazioni familiari, che invita tutti a partecipare: «Certamente – si legge in una nota del Forum – non una festa o un segnale per dire che è finito tutto, viste le drammatiche circostanze che stiamo ancora continuando a vivere, ma un’occasione per ribadire che continua l’impegno per le famiglie nel fare da ammortizzatore sociale, vivendo in spazi stretti per mesi, evitando tensioni sociali, rinunciando a vedere i parenti più stretti. Un modo non convenzionale per tributare un riconoscimento alle famiglie del Paese per quanto hanno saputo organizzare, sacrificare, superare, sopportare finora in questi oltre due mesi di lockdown obbligatorio. Un’occasione, per i nuclei familiari italiani, per “dirsi” grazie e lanciare nel contempo un segnale al Paese. Nella fase 2 bambini, mamme, papà, nonni meritano a pieno titolo di essere protagonisti della narrazione e delle misure economiche e sociali».

Gigi De Palo, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari

Una manifestazione che, nonostante restrizioni e problemi non siano di certo finiti, intende dimostrare come senza il cuore delle famiglie l’Italia avrebbe avuto molte più difficoltà: «Abbiamo giustamente ringraziato medici, infermieri e sanitari – spiega Gigi De Palo, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari -, ma non le famiglie che hanno risposto con responsabilità in questi mesi, trovando soluzioni e imparando al volo a fare mille mestieri in contemporanea. Tenere i figli a tempo pieno, diventare insegnanti e assistenti informatici, nel frattempo lavorare in smart-working e poi fare la spesa anche per genitori e anziani o la riabilitazione per un parente disabile, non più assistito dai centri chiusi per l’emergenza. Per questo, le famiglie meritano di essere ringraziate. Domenica ci faremo un bell’applauso e ci diremo un grande “grazie”, per sottolineare e onorare l’atteggiamento positivo e il contributo di bene comune che le famiglie hanno dato e stanno dando al Paese».

Stefano Bucceroni, presidente del Forum abruzzese delle famiglie

Un flash mob rilanciato anche dal Forum delle associazioni familiari dell’Abruzzo, che confida in un’ampia partecipazione per richiamare l’attenzione sui disagi patiti dalle famiglie: «Non si può dare per scontato che le famiglie ci sono e che reggeranno… per quanto ancora? – s’interroga il presidente Stefano Bucceroni -. Perché non ringraziarle per come hanno risposto con grande senso di responsabilità in questo tempo drammatico? Domenica le famiglie si faranno un bell’applauso e si diranno ‘grazie’ per il contributo al bene comune che continuano a dare. Ne hanno bisogno, in particolare i nostri figli chiusi in casa da due mesi». Tutto questo anche per richiamare una presa di coscienza della famiglia: «Affinché – auspica Bucceroni – una parte degli ingenti stanziamenti statali di questi giorni giunga alle famiglie, in particolare a quelle con figli, quelle che “pedalano” per il futuro di tutti».

Partendo da questo presupposto, il movimento ha lanciato alcune proposte: «Se non vogliamo ritrovarci con questa crisi una nazione senza figli e quindi senza futuro – ammonisce il presidente Forum delle associazioni familiari dell’Abruzzo -, è urgente che venga varato l’assegno universale di 250 € al mese per figlio fino alla maggiore età, a prescindere dalla condizione lavorativa dei genitori. Una misura strutturale sulla quale poter contare nel tempo, che libera le famiglie dal peso burocratico delle istanze annuali per i vari bonus minimali oggi in essere. E a livello locale le tasse e i costi dei servizi pubblici vengano modulati in base ai carichi familiari, idem per le addizionali Irpef, ticket sanitario, ecc. Mettiamo risorse nelle tasche delle famiglie perché possano ripartire i consumi. Le imprese non ripartono se manca la domanda. Ma che non siano linee di credito per far indebitare le famiglie, bensì liquidità immediata attraverso accreditamenti diretti».

Padre Marco Vianelli, direttore Pastorale familiare Cei

Il flash mob del Forum nazionale delle associazioni familiari, tra l’altro, ha ricevuto anche la benedizione dell’Ufficio nazionale Cei per la Pastorale della famiglia: «La Chiesa – ricorda il direttore Padre Marco Vianellici insegna che in ogni tempo c’è sempre uno “spazio”, una “finestra” aperta sulla speranza. Lo sperimentiamo in ogni Avvento, in ogni Quaresima, celebrando la gioia della domenica, un “tempo” che anticipa e rende presente il futuro, che ci fa intravvedere il “punto d’arrivo” dei nostri molteplici, a volte faticosi, cammini con e verso il Signore. In questa “fine” vediamo che il Signore rivela un progetto di comunione, un desiderio di familiarità con l’uomo, con tutti gli uomini. Dio accoglierà tutti nella sua Casa. Ecco perché qui, oggi, possiamo godere di un luogo e di una esperienza che “anticipano” questa “fine”. È la famiglia. Per questo vogliamo ringraziare tutte le famiglie e i bambini che durante la quarantena hanno fatto la loro parte, rimanendo in casa e sacrificando amicizie, interessi, libertà. Sarà bello “fare rumore”, far loro un applauso da balconi e terrazzi. È sicuramente un gesto piccolo, semplice, per qualcuno forse un po’ imbarazzante, ma ci sembra bello farlo per ringraziare ogni famiglia. Vorremo puntare il riflettore su una realtà in questo tempo un po’ dimenticata, indubbiamente coinvolta, caricata di responsabilità eppure poco sostenuta, quasi dando per scontato che “c’è sempre”. Ed è vero che la famiglia c’è sempre. Proprio per questo merita il nostro “Grazie”. Grazie ai nostri figli che si sono fatto carico diligentemente di parte di questa lotta, in modo particolare ai bambini segnati da qualche disabilità. Per tutti loro questo tempo è stato sicuramente più duro ma non si sono tirati indietro. Grazie ai nonni, che hanno accettato di stare distante dai nipoti o dai figli e hanno colto questo come un atto d’amore. Grazie ai papà e alle mamme, che oltre al loro carico di lavoro si sono fatti tutori scolastici e compagni di gioco, si sono improvvisati barbieri, consulenti, catechisti per far sì che nelle case non solo regnasse l’armonia ma fosse sempre evidente la presenza di un Dio amante, rendendo quella casa una piccola Chiesa domestica. Grazie a tutte le persone sole (singoli, vedovi/e, separati/e …), che in questo tempo si sono fatti carico di riempire la “distanza sociale” attingendo ad una comunione che ha radici in cielo. Da ultimo, ma non per ultimo, vorremmo poter ringraziare tutte le famiglie per aver nutrito la comunione “senza” la Comunione, attingendo al tesoro grande del loro amore che è Presenza amante di Cristo. Così, nella libertà dei figli di Dio, vorremmo ringraziare riscoprendo il gesto semplice dell’applauso».

La presentazione del flash mob

Foto copertina di sathyatripodi da Pixabay

About Davide De Amicis (4378 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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