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Madonna dei sette dolori: solo eventi religiosi per la festa al tempo del Covid

"La festa, quest'anno - osserva Padre Vincenzo –, assume la precarietà della vita nel suo insieme. Dovrebbe esserci maggiore fiducia nel Signore, affinché ci liberi da questo virus che ha prodotto squilibri a livello familiare, sociale, di lavoro e religioso"

La festa si svolgerà nel santuario di Pescara colli da domani a lunedì 8 giugno

L'esposizione della statua della Madonna dei sette dolori

Niente giostre, concerti e bancarelle. Quest’anno, a causa della pandemia di Coronavirus Covid-19 e con la conseguente necessità di non creare assembramenti per ridurre il rischio di contagio, a Pescara colli la Festa della Madonna dei sette dolori, compatrona dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, tornerà all’essenza proponendo ai fedeli un programma esclusivamente religioso, che si svilupperà da domani 5 a lunedì 8 giugno.

Il programma della festa

Sul manifesto ufficiale è altrettanto precisato l’invito ai fedeli di non formare assembramenti davanti la statua della Madonna nel santuario, all’interno del quale si potrà accedere dal portone centrale per uscire da quello laterale, indossando la mascherina.

Domani alle 16 l’esposizione dell’effige mariana avverrà in forma privata, venendo esposta alla venerazione dalle 16.30 alle 21. Sabato 6 giugno verranno celebrate cinque messe alle 7, alle 9, alle 10.30, alle 18.30 e alle 20. L’indomani ne verranno celebrate sette alle 6,30, alle 8, alle 9.30, alle 10.45, alle 12, alle 18.30 (presieduta dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, senza la processione finale per le vie dei Colli) e alle 20. Lunedì 8 giugno, infine, altre cinque messe alle 7, alle 9, alle 10.30, alle 18.30 e alle 20. Quindi la statua verrà riposizionata in forma privata: «Se il meteo lo consentirà – precisa Padre Vincenzo Di Marcoberardino, parroco dei Sette dolori – per evitare un’eccessiva concentrazione di persone nel santuario, celebreremo la messa dell’arcivescovo all’aperto nel cortile interno».

Padre Vincenzo Di Marcoberardino, parroco della Madonna dei Sette Dolori

Al di là di tutto, comunque, la Festa della Madonna dei sette dolori al tempo del Coronavirus assume un significato in più: «Assume – osserva Padre Vincenzo – la precarietà della vita nel suo insieme. Dovrebbe esserci maggiore fiducia nel Signore, affinché ci liberi da questo virus che ha prodotto squilibri a livello familiare, sociale, di lavoro e religioso. Per noi la festa rappresenta innanzitutto una partecipazione come quella di Maria, perché la Madonna addolorata ha partecipato alle sofferenze di Cristo sulla croce. Invochiamo il loro aiuto, perché la Madonna e il Signore ci liberino da questo male. A Loro ci affidiamo per un ristabilimento, a livello universale, di una situazione non più pandemica».

Foto copertina – Pagina Facebook Basilica santuario Madonna dei sette dolori

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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