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Orti d’oro: “Per contrastare l’isolamento degli anziani al tempo della pandemia”

"Con la seconda ondata della pandemia - sottolinea Antonella Allegrino -, avere questo tipo di impegno rappresenta per loro un'occasione di svago e benessere psicofisico. Negli orti possono rispettare il distanziamento sociale, mantenersi attivi e coltivare la passione per la terra, che diventa un'occasione per combattere la solitudine"

Sono stati consegnati ieri a 51 ortolani over 65 gli Orti d’oro dell’Associazione Domenico Allegrino

La cerimonia di consegna dei 51 Orti d'oro dell'Associazione Domenico Allegrino

Gli orti urbani, per gli anziani soli, rappresentano un valore aggiunto anche al tempo della pandemia di Coronavirus Covid-19. Lo ha dimostrato ieri l’associazione Domenico Allegrino che ieri mattina, nel rispetto delle norme sul distanziamento sociale e con l’ausilio dei dispositivi di protezione previsti dalla normativa anti Covid, ha tenuto la tradizionale cerimonia di consegna annuale degli “Orti d’oro Domenico Allegrino”che hanno festeggiato i 15 anni di vita. Un’iniziativa che continua a distinguersi per la risposta concreta che dà al bisogno di sostegno, anche economico, che proviene dalla fascia della popolazione pescarese appartenente alla terza e quarta età. I campi, ognuno con il nome di valore, vengono attribuiti ad over 65 che hanno tempo ed esperienza per mettersi alla prova, coltivando un orto anche senza averlo mai fatto prima, per poi godere dei frutti del proprio impegno.

La fondatrice Antonella Allegrino consegna un orto d’oro

Sono 51 i campi a disposizione, da 75 metri quadri l’uno in via Fosso Cavone e via Lagonegro, che la fondatrice dell’associazione Antonella Allegrino ha assegnato ad altrettanti ortolani: «Quest’anno – afferma la Allegrino – l’iniziativa ha assunto un ulteriore rilievo perché l’emergenza Covid sta mettendo a dura prova la serenità degli anziani, soprattutto di coloro che vivono da soli. Durante il lockdown, la coltivazione dei campi messi a disposizione dalla nostra onlus è stata una risorsa per occupare il tempo e stare un po’ all’aria aperta. Ora, con la seconda ondata della pandemia, avere questo tipo di impegno rappresenta per loro un’occasione di svago e benessere psicofisico. Negli orti possono rispettare il distanziamento sociale, mantenersi attivi e coltivare la passione per la terra, che diventa un’occasione per combattere la solitudine. C’è anche un risvolto di carattere economico perché gli ortaggi coltivati possono essere raccolti e riportati a casa, risparmiando sulla spesa quotidiana. È un progetto che portiamo avanti con impegno e orgoglio sia per i risultati che continua a dare, sia perché è l’unico del Centro Sud Italia realizzato da un soggetto privato, visto che gli altri sono di carattere pubblico».

About Davide De Amicis (4359 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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