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Covid-19: “Impatto devastante, aumenteranno fame e migranti”

"L’impatto socioeconomico della pandemia è più devastante della malattia stessa – spiega David Beasley, direttore esecutivo del Wfp -. Nei Paesi a basso e medio reddito, molte persone, che fino a pochi mesi fa, anche se povere, riuscivano ad andare avanti, ora si trovano con i mezzi di sussistenza distrutti"

Emerge dal rapporto stilato da World food programme e Organizzazione internazionale per le migrazioni

La fame globale e gli sfollamenti di popolazione, entrambi già a livelli record quando ha colpito il Covid-19, potrebbero subire un’ulteriore impennata, con migranti e quanti vedono diminuire il flusso delle rimesse che cercano disperatamente lavoro per sostenere le proprie famiglie.

David Beasley, direttore esecutivo World food programme

È quanto si evince dal rapporto, il primo nel suo genere, pubblicato ieri dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e l’agenzia Onu World food programme (Wfp): «L’impatto socioeconomico della pandemia è più devastante della malattia stessa – spiega David Beasley, direttore esecutivo del Wfp -. Nei Paesi a basso e medio reddito, molte persone, che fino a pochi mesi fa, anche se povere, riuscivano ad andare avanti, ora si trovano con i mezzi di sussistenza distrutti. Le rimesse inviate dall’estero alle famiglie a casa si sono prosciugate, causando difficoltà immense. Il risultato è che i livelli della fame sono schizzati alle stelle».

António Vitorino, direttore generale dell’Oim

E non solo: «L’impatto della pandemia, inoltre – aggiunge António Vitorino, direttore generale dell’Oim -, minaccia di far tornare indietro gli impegni globali, incluso quello sul Global compact on migration». Nove tra le dieci peggiori crisi alimentari al mondo avvengono in Paesi con il maggior numero di sfollati. La maggior parte di essi, tra l’altro, si trova in Paesi colpiti da insicurezza alimentare acuta e malnutrizione. I 164 milioni di lavoratori migranti nel mondo, specialmente nei settori informali, sono tra i più colpiti dalla pandemia.

Secondo il rapporto molti migranti saranno spinti a tornare a casa e ci sarà, almeno temporaneamente, «un calo delle rimesse che forniscono un sostegno essenziale a circa 800 milioni di persone nel mondo, una su nove». La Banca mondiale prevede un calo del 14 per cento entro il 2021.  Secondo il Wfp, entro la fine del 2021 almeno 33 milioni di persone in più potrebbero scivolare verso la fame solo per il calo delle rimesse.

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Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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