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“Occorrono sposi accanto ai pastori per camminare con altre famiglie”

"La corresponsabilità nei confronti della missione chiama, dunque - sottolinea il Pontefice -, gli sposi e i ministri ordinati, specialmente i vescovi, a cooperare in maniera feconda nella cura e nella custodia delle Chiese domestiche, in modo da avere una pastorale familiare in cui si respira pienamente lo spirito della comunione ecclesiale"

Lo ha affermato ieri Papa Francesco in un videomessaggio inviato ad un Forum promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita

Papa Francesco

È iniziato ieri per concludersi sabato 12 giugno il Forum, promosso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, “A che punto siamo con Amoris laetitia? Strategie per l’applicazione dell’Esortazione apostolica di Papa Francesco” al quale proprio il Papa ieri ha fatto pervenire un videomessaggio: «Per portare l’amore di Dio alle famiglie e ai giovani, che costruiranno le famiglie di domani – sottolinea -, abbiamo bisogno dell’aiuto delle famiglie stesse, della loro esperienza concreta di vita e di comunione. Abbiamo bisogno di sposi accanto ai pastori, per camminare con altre famiglie, per aiutare chi è più debole, per annunciare che, anche nelle difficoltà, Cristo si rende presente nel Sacramento del matrimonio per donare tenerezza, pazienza e speranza a tutti, in ogni situazione di vita. La corresponsabilità nei confronti della missione chiama, dunque, gli sposi e i ministri ordinati, specialmente i vescovi, a cooperare in maniera feconda nella cura e nella custodia delle Chiese domestiche, in modo da avere una pastorale familiare in cui si respira pienamente lo spirito della comunione ecclesiale. Quanto è importante, per i giovani, vedere con i propri occhi l’amore di Cristo vivo e presente nell’amore degli sposi, che testimoniano con la loro vita concreta che l’amore per sempre è possibile! Come gli sposi Aquila e Priscilla furono preziosi collaboratori di Paolo nella sua missione, anche oggi tante coppie di coniugi, e perfino famiglie intere con i figli possono farsi valide testimoni per accompagnare altre famiglie, fare comunità, spargere semi di comunione tra le popolazioni che ricevono la prima evangelizzazione, contribuendo in maniera determinante all’annuncio del kerygma».

Successivamente, il Pontefice ha indicato quali sono le spine che affliggono le famiglie: «Pressioni ideologiche che ostacolano i processi educativi – elenca -, problemi relazionali, povertà materiali e spirituali e, in fondo, tanta solitudine per la difficoltà di percepire Dio nella propria vita. Sono queste le sfide concrete che le famiglie vivono. Alcune di queste sfide stentano ancora ad essere affrontate e richiedono un rinnovato slancio pastorale in alcuni ambiti particolari. Penso alla preparazione al matrimonio, all’accompagnamento delle giovani coppie di sposi, all’educazione, all’attenzione nei confronti degli anziani, alla vicinanza alle famiglie ferite o a quelle che, in una nuova unione, desiderano vivere appieno l’esperienza cristiana».

Da qui l’invito del Santo Padre a riprendere in mano l’Amoris laetitia: «Per individuare, tra le priorità pastorali che in essa sono indicate – esorta -, quelle che più corrispondono alle esigenze concrete di ciascuna Chiesa locale e a perseguirle con creatività e slancio missionario. Nel tempo della pandemia il Signore ci ha dato l’opportunità per ripensare non solo i bisogni e le priorità, ma anche lo stile e il modo in cui si progetta e si realizza il nostro impegno pastorale».

Per questo Papa Bergoglio ha chiesto uno sforzo particolare per la formazione dei laici: «In modo speciale degli sposi e delle famiglie – conclude -, affinché comprendano meglio l’importanza del loro impegno ecclesiale, ossia il senso della missione che scaturisce dall’essere sposi e famiglia. Tante famiglie non sono consapevoli del grande dono che hanno ricevuto nel Sacramento, segno efficace della presenza di Cristo che accompagna ogni momento della loro vita. Quando una famiglia scopre pienamente questo dono, sente il desiderio di condividerlo con altre famiglie, perché la gioia dell’incontro con il Signore tende a diffondersi e genera altra comunione, è naturalmente missionaria».

About Davide De Amicis (3864 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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