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Covid-19: “Aprire le scuole in sicurezza e tenerle aperte, l’educazione è prioritaria”

"Riprendiamo con un nuovo slancio le attività nella comunità cristiana – sollecita monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita -. E rinnoviamo un legame stretto tra le famiglie, le associazioni, le parrocchie e i movimenti, perché questo tempo difficile sia colto come un’opportunità per crescere e diventare tutti migliori, come ha spesso ricordato Papa Francesco"

Lo ha affermato ieri monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, presentando due documenti

La sanificazione di un'aula scolastica

Ieri la Pontificia Accademia per la vita (Pav) ha presentato due documenti ufficiali. Il primo, elaborato dalla Pav in collaborazione con il Dicastero per lo sviluppo umano integrale e la Commissione Vaticana Covid-19, si intitola: “La pandemia e la sfida dell’educazione”. Il secondo, elaborato dalla Commissione Vaticana Covid-19, si intitola: “Bambini e Covid-19: le vittime più vulnerabili della pandemia”: «Aprire le scuole in sicurezza, e tenerle aperte – esordisce monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita -, perché l’educazione e la socializzazione sono prioritari».

Mons. Vincenzo Paglia, presidente Pontificia Accademia per la Vita

È questo il primo ambito di impegno rilanciato dal presule per superare la “pandemia parallela” causata dal Covid-19, di cui sono state vittime i più giovani: «Uno degli interventi che riteniamo prioritari per i governi – spiega monsignor Paglia – è adoperarsi perché gli edifici scolastici siano attrezzati a garantire la maggior sicurezza possibile e l’insegnamento a distanza sia solo l’estrema ratio. Ma è impensabile affrontare i prossimi mesi senza un adeguato sostegno (sociale, culturale, urbanistico, economico) alle famiglie, che saranno ancora chiamate a sostenere non poche conseguenze dell’urgenza pandemica».

Da qui l’invito dell’alto prelato: «Occorre educare alla fratellanza universale – esorta -, prendendo sul serio l’enciclica di Papa Francesco. Con la pandemia tutto il mondo è entrato in ogni casa. Quello dei Paesi più benestanti e anziani, come quello dei più giovani ma ancora in via di sviluppo». Quindi il presidente della Pav ha rivolto un appello anche alla comunità ecclesiale: «Riprendiamo con un nuovo slancio le attività nella comunità cristiana – sollecita -. E rinnoviamo un legame stretto tra le famiglie, le associazioni, le parrocchie e i movimenti, perché questo tempo difficile sia colto come un’opportunità per crescere e diventare tutti migliori, come ha spesso ricordato Papa Francesco».

In riferimento alla vaccinazione anti Covid-19 per i giovani, la Pontificia Accademia per la vita ha apprezzato l’adesione dei giovani: «Da quando è stata autorizzata la vaccinazione per chi è adolescente – riconosce monsignor Vincenzo Paglia -, la stragrande maggioranza dei giovani ha aderito con piena coscienza e con convinzione, mostrando una grande capacità di comprendere la situazione e il valore della scienza e della medicina, così come di tutte quelle misure di prevenzione che ben conosciamo. Fanno notizia solo quei pochi che non intendono rispettare le regole. Ma bisogna anche riconoscere il ruolo positivo di una generazione che, vaccinandosi in massa, mostra un profondo desiderio di collaborare e di sostenere un tempo di crisi».

About Davide De Amicis (4360 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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