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Cei: “A messa non è richiesto il green pass, raccomandate mascherine FFP2”

La Segreteria generale dei vescovi italiani, dunque, consiglia l’utilizzo delle mascherine FFP2 "per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici". I presuli hanno annunciato una nuova prescrizione indirizzata al personale delle facoltà teologiche e degli istituti di scienze religiose, nonché ai docenti dei corsi curriculari nei seminari: "Sono tenuti – precisano i vescovi - a possedere il Green Pass rafforzato a partire dal 1° febbraio 2022"

Lo ha precisato la Segreteria generale della Cei in una lettera inviata ai vescovi

L'eucaristia ai tempi del Covid - Foto Siciliani-Gennari/SIR

Per le celebrazioni liturgiche «non è richiesto il green pass, ma si continua a osservare quanto previsto dal Protocollo Cei-Governo del 7 maggio 2020, integrato con le successive indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico: mascherine, distanziamento tra i banchi, niente scambio della pace con la stretta di mano, acquasantiere vuote». Lo ha scritto la Segreteria generale della Conferenza episcopale italiana, in una lettera ai vescovi italiani che ha ripreso le norme introdotte dagli ultimi decreti legge relativi all’emergenza Covid-19: «Occorre rispettare accuratamente quanto previsto – sottolinea la Cei -, in particolar modo siano tenute scrupolosamente le distanze prescritte; sia messo a disposizione il gel igienizzante; siano igienizzate tutte le superfici (panche, sedie, maniglie…) dopo ogni celebrazione. Circa le mascherine, il Protocollo non specifica la tipologia, se chirurgica o FFP2; certamente quest’ultima ha un elevato potere filtrante e viene raccomandata, come peraltro le autorità stanno ribadendo in questi giorni».

Nella lettera c’è anche una precisazione riguardante lo svolgimento del catechismo: «Chi è sottoposto a “sorveglianza con testing” – precisa la Segreteria generale dei vescovi italiani – non potrà partecipare, pur risultando negativo al primo test, fino all’esito negativo del secondo test da effettuarsi cinque giorni dopo il primo. Per gli operatori (catechisti, animatori ed educatori…) è vivamente raccomandato l’utilizzo della mascherina FFP2». L’uso di quest’ultima mascherina è stato poi raccomandato anche ai partecipanti delle catechesi: «Può essere opportuno – suggerisce la Cei – che le parrocchie tengano alcune mascherine FFP2 di scorta da far utilizzare a chi ne fosse sprovvisto o l’abbia rotta, sporca o eccessivamente usurata».

La Segreteria generale dei vescovi italiani, dunque, consiglia l’utilizzo delle mascherine FFP2 «per tutte le attività organizzate da enti ecclesiastici». In conclusione, i presuli hanno annunciato una nuova prescrizione indirizzata al personale delle facoltà teologiche e degli istituti di scienze religiose, nonché ai docenti dei corsi curriculari nei seminari: «Sono tenuti – precisano i vescovi – a possedere il Green Pass rafforzato a partire dal 1° febbraio 2022».

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Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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