"Sento parlare sempre di misure specifiche o di bonus - riflette il porporato -. Tutte cose buone, ma mi sembrano solo delle toppe. Occorre invece ricucire l’intero vestito. C’è un’Italia da rammendare e da rilanciare con coraggio, carità e responsabilità"
"Se sulla terra c’è la fame non è perché manca il cibo! – esclama il Santo Padre -. Anzi, per le esigenze del mercato si arriva a volte a distruggerlo. Si butta. Ciò che manca è una libera e lungimirante imprenditoria, che assicuri un’adeguata produzione e un’impostazione solidale, che assicuri un’equa distribuzione"
"Credo – osserva don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana – che i dati che oggi abbiamo presentato indicano una via, un percorso da fare. C’è una povertà culturale del nostro Paese, facciamo fatica a imparare dalle nostre esperienze, a mettere a sistema quello che la vita ci insegna, quello che, per esempio, la pandemia ci ha insegnato, quello che i giovani continuamente ci chiedono: la voglia del protagonismo dei giovani, che non sono soltanto il futuro, ma sono anche il presente del nostro Paese"
"Non finite mai la giornata - esorta Papa Francesco - senza fare pace in famiglia. In una famiglia non si può finire la giornata in guerra. Dio vi benedica. Dio vi dia le forze, Dio vi dia il coraggio per andare avanti. Prendiamoci cura della famiglia. Difendiamo la famiglia perché lì si gioca il nostro futuro"
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