Europa: “Mirando a giustizia sociale ed equità ritroverà fiducia nei cittadini”
"Occorre – sottolinea Matteo Trufelli, presidente nazionale dell'Ac - ritrovare le ragioni del nostro stare insieme all’interno di queste sfide, per rilanciare il grande sogno europeista. Occorre guardare avanti e concepire l’Europa come uno spazio di speranza per i cittadini europei e per tutto il mondo"
don Francesco Soddu, direttore Caritas italiana
«Per amore dell’Europa non posso tacere». Con queste parole don Francesco Soddu, direttore di Caritas italiana, ha esordito nel suo intervento alla “Conversazione sull’Europa”, promossa giovedì a Roma da Azione cattolica, Focsiv e Missio insieme all’Istituto Giuseppe Toniolo: «Questo è un momento complesso – osserva il presbitero -. Grande è l’incertezza rispetto alle strade da intraprendere. Gli schieramenti sono variegati e ampi e vi è grande difficoltà a mettere in atto un processo democratico su vasta scala. Da qui la necessità di far conoscere alle persone il nostro pensiero perché arrivi a tutti, anche a chi non può partecipare al dibattito. Da sogno, l’Europa non deve diventare incubo».
Quindi il direttore di Caritas italiana ha denunciato quello che, a suo dire, è il progressivo smantellamento dello Stato sociale in buona parte dell’Europa: «Per questo – ribadisce don Soddu – è importante partecipare al dibattito pubblico. Vorremmo che il processo dell’integrazione proseguisse con più forza e determinazione, ma anche che si lavorasse per un’Europa più sociale, più solidale, più inclusiva, più responsabile. Solo attraverso il perseguimento della giustizia sociale e dell’equità, l’Unione europea potrà recuperare la fiducia dei cittadini. Una comunità capace di mobilitarsi per il bene comune, retta dalla partecipazione dei cittadini che esercitano i propri diritti».
Un monito è poi giunto dal presidente nazionale dell’Azione cattolica Matteo Truffelli: «Occuparsi di Europa fa parte della nostra storia – osserva -, ma in questo momento storico, all’interno delle grandi spinte economiche sociali politiche religiose non possiamo stare in ordine sparso. Rischieremmo di restare travolti».
Partendo da questo presupposto, Truffelli ha rivolto un invito: «Occorre – afferma – ritrovare le ragioni del nostro stare insieme all’interno di queste sfide, per rilanciare il grande sogno europeista. Occorre guardare avanti e concepire l’Europa come uno spazio di speranza per i cittadini europei e per tutto il mondo. Stare dentro il dibattito, ragionando e sapendo dare elementi di valutazione di quello che l’Europa è pur con tutti i suoi limiti. Per questo, abbiamo deciso di aderire alla campagna #stavoltavoto».





