Punto inclusione sociale a Montesilvano: “Vitale l’apporto Caritas”
"Un ringraziamento - sottolinea Sandra Santavenere, presidente dell'Azienda Speciale di Montesilvano - che si estende con profonda riconoscenza ai volontari della Caritas e a tutti coloro che ogni giorno si adoperano per aiutare chi è in difficoltà e per stare vicino ai più fragili. La forza della loro rete di collaborazione e la generosità di tutte le associazioni di volontariato rendono questi risultati possibili"
La mensa della Cittadella dell'Accoglienza "Giovanni Paolo II" di Pescara
Anche la Caritas diocesana di Pescara-Penne, partecipando al tavolo di coordinamento, ha contribuito significativamente all’efficacia del Punto inclusione sociale di Montesilvano – gestito dall’Azienda Speciale del Comune in via San Domenico – che, nei giorni scorsi, ha pubblicato i dati del suo ultimo anno di attività, dai quali si evince un impegno costante nel contrastare la pesante emarginazione e nel supportare i cittadini che sono in condizioni di disagio socio-economico, lavorativo e abitativo.

In particolare, i dati forniti dalla Caritas confermano l’incremento delle necessità con un media di 55 pasti al giorno serviti nella mesa della Casa della solidarietà “Madre Teresa di Calcutta”, la quale ha fatto registrare picchi di presenze fino a 70 persone. Inoltre, nell’adiacente Emporio della solidarietà, nel 2024 sono stati registrati 2.050 “carrelli” (accessi per fare la spesa) da parte delle 202 famiglie in possesso della tessera per accedere all’Emporio: «Il successo della nostra strategia contro l’emarginazione – sottolinea Sandra Santavenere, presidente dell’Azienda Speciale del Comune di Montesilvano – è garantito da un approccio essenziale. Operiamo come una Rete integrata di servizi e di persone. Questa struttura interna è la condizione imprescindibile per l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati al cittadino. La rete interna è retta da due principi operativi non negoziabili: l’ascolto non giudicante, che pone l’attenzione personalizzata e priva di pregiudizi nei riguardi di ogni utente, quale punto di partenza per l’attivazione mirata della rete di servizi; la collaborazione continua e strutturata con il Terzo Settore, che integra realtà esterne, potenziando la nostra capacità di risposta. In quest’ottica, la partnership con la Caritas è vitale, poiché rafforza e completa la nostra rete interna di risposta al disagio sociale, fornendo un’integrazione fondamentale e una capacità di intervento potenziata. Siamo certi che la missione è continua. L’Azienda Speciale si impegna a migliorare ulteriormente i servizi e a potenziare la risposta al disagio. Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento agli assistenti sociali e alle educatrici del Punto Inclusione, la cui dedizione instancabile ha permesso questi importanti traguardi. Un ringraziamento che si estende con profonda riconoscenza ai volontari della Caritas e a tutti coloro che ogni giorno si adoperano per aiutare chi è in difficoltà e per stare vicino ai più fragili. La forza della loro rete di collaborazione e la generosità di tutte le associazioni di volontariato rendono questi risultati possibili».

Intanto, in generale, gli altri dati emersi dal Punto inclusione sociale dimostrano il suo impegno costante nel contrastare la pesante emarginazione e nel supportare i cittadini in condizione di disagio socio-economico, lavorativo e abitativo. Infatti, nell’ultimo anno, sono stati 1.500 gli utenti totali presi in carico per i quali sono stati erogati 250 mila euro in interventi socio-economico. Inoltre il Segretariato Sociale, che opera come primo punto di contatto, ha registrato 600 accessi annuali, sia richieste di semplice informazione sia soggetti presi in carico dai servizi. Quest’ultimo, nell’80% dei casi, viene interpellato per il soddisfacimento di servizi collaterali a dimostrazione dell’efficacia della rete di supporto integrata.
Per quanto concerne, inoltre, il sostegno al reddito, il servizio Assegno di inclusione sociale ha dato assistenza a 720 nuclei familiari totali. Di questi, ben 405 sono famiglie con minori. In aggiunta, nel campo dell’Inclusione socio-lavorativa, sono stati seguiti 180 utenti nell’ambito del reinserimento, inclusi i beneficiari di tirocini. Riguardo alle Politiche della Casa e all’Emergenza abitativa, lo Sportello Casa ha preso in carico circa 140 utenti. Le richieste gestite spaziano da alloggi a situazioni di vittime di sfratto e persone senza fissa dimora. È operativo anche un team multidisciplinare segue stabilmente 12 utenti in Housing Sociali (alloggi compartecipati). Attivo 24 ore su 24, il servizio di Pronto Intervento Sociale (PrinS H24) ha eseguito 25 interventi emergenziali. Lo Sportello Emergenze Sociali/Economiche ha gestito 60 interventi specifici, come affitti urgenti e accoglienze temporanee in hotel. Infine, grazie al Sostegno socio-economico ordinario, il sistema ha garantito circa 300 interventi medi annuali, con la possibilità di erogare più interventi per utente.



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