Teatro Cavour: al via la quarta rassegna teatrale dedicata a Zola
"Noi - sottolinea Pomponio - vogliamo portare il pubblico a teatro, ricreare l'empatia tra attori e platea, rendere il teatro attuale per attirare il pubblico nelle sale e questo discorso passa anche attraverso le scuole"
Il direttore artistico del Teatro Cordova Giuseppe Pomponio e il vice sindaco di Pescara Maria Rita Carota
Parte questa sera alle 21 la quarta rassegna del Teatro Cavour, adiacente alla parrocchia della Beata Vergine Maria del Rosario nell’omonima via di Pescara, sotto la direzione artistica di Giuseppe Pomponio che – nei giorni scorsi – è intervenuto nella sala giunta del Comune di Pescara per presentare il cartellone degli spettacoli, alla presenza dell vice sindaco di Pescara e assessore alla Cultura Maria Rita Carota.
Una rassegna, intitolata “D’ombre e di luci”, dedicata alla memoria dell’attore e regista William Zola, scomparso di recente, il quale aveva un legame particolare con il Teatro Cavour: «Sono stata colpita in maniera molto positiva – afferma la Carota – dal fatto che questa rassegna sia stata dedicata a William Zola, un’eccellenza del nostro teatro e in generale del mondo dell’arte locale ma anche nazionale. Zola ha svolto tante attività per la produzione e la promozione della cultura, e sono molto lieta di poter dire che, insieme a Pomponio, stiamo cercando di portare avanti il grande desiderio di William di mettere in rete i due teatri della zona di Piazza Duca, il Teatro Cavour e il Teatro Cordova. Ho scritto a entrambe le direzioni dei teatri, auspicando di poter realizzare a breve questo sogno, dando vita a un grande presidio culturale, facendo mantenere a ognuno le proprie caratteristiche, e sarebbe anche un presidio sociale in una zona semiperiferica della città». Quindi il vice sindaco ha lodato «il lavoro meritorio degli operatori culturali della città che, con sacrifici, impegno e passione, consentono a tutti di poter assistere a grandi produzioni, grandi spettacoli a prezzi minimi».
In seguito è stato Giuseppe Pomponio a ricordare il collega recentemente venuto a mancare: «Zola è un personaggio importante per tutto quello che ha fatto durante la sua vita artistica – sottolinea il direttore artistico del Teatro Cavour -, per quello che ha creato e ha lasciato, a partire dallo Spoltore Ensemble, una sua creatura, voluta da lui. Con lui ho condiviso numerose stagioni teatrali, soprattutto lavorando su Shakespeare, e abbiamo portato in scena tantissimi spettacoli, in una sintonia artistica profonda».
Non a caso, ultimamente, Pomponio e Zola stavano lavorando ad un progetto per collegare il Teatro Cavour con il vicino Teatro Cordova, ma le condizioni di salute di quest’ultimo si erano aggravate tanto da sospendere l’iniziativa: «Il progetto resta in piedi – annuncia Giuseppe Pomponio -, con la volontà di rilanciare il teatro nella nostra città, visto che sta perdendo pezzi di interesse a favore di forme molto più superficiali, ma di presa diretta. Noi vogliamo portare il pubblico a teatro, ricreare l’empatia tra attori e platea, rendere il teatro attuale per attirare il pubblico nelle sale e questo discorso passa anche attraverso le scuole».
IL PROGRAMMA DELLA RASSEGNA TEATRALE “D’OMBRE E DI LUCI”
Tornando alla rassegna teatrale, essa «si avvale di giovani attori provenienti un po’ da tutta l’Italia con un’attenzione particolare ai gruppi locali, di qualità ma che fanno fatica a farsi conoscere». Saranno cinque gli spettacoli, a partire da stasera quando andrà in scena lo spettacolo intitolato “Femminilismo”: «Un testo scritto e diretto da Stefano Toscano – illustra Pomponio -, che affronta i rapporti di coppia con una angolazione un po’ diversa da quella classica. Sul palco si esibiranno due attori, una paziente e uno psicanalista, in un linguaggio serrato in cui alla fine sarà difficile capire chi è il paziente e chi è lo psicoterapeuta. Il 10 gennaio sarà poi la volta di “Vai a vedere i gorilla”, testo di Gabriele Freytag, e il 7 di febbraio c’è “Morte accidentale di un anarchico”: uno spettacolo importante se non altro per il testo, di Dario Fo e Franca Rame, la cui volontà è di ricollegarsi alla memoria di ciò che è accaduto anche per una rivisitazione di una vicenda complessa che in effetti non è stata risolta al 100%. Il 14 marzo ci sarà “In fondo al male”, con un gruppo di Pescara curato da Filippo Marroncelli. Sarà una commedia in costume con un impianto giallistico in cui un governatore spagnolo viene esiliato e quando parte non sa che nel suo equipaggio c’è qualcuno che vuole la sua morte. Si chiude il 9 maggio con uno spettacolo che ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica in tutta l’Italia, ed è stato finalista al Premio Scenario 2013. Si chiama “5 Agosto”, è scritto e diretto da Serena Di Gregorio, un’attrice che vive a Pescara». L’ingresso singolo a tutti gli spettacoli costa 10 euro, il ridotto 8 euro.





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