"Dobbiamo rompere – ammonisce il Papa - quell’immaginario sull’educazione, secondo cui educare è riempire la testa di idee. Così educhiamo degli automi, dei macrocefali, non delle persone. Educare è rischiare nella tensione tra la testa, il cuore e le mani. In armonia, al punto da pensare quello che sento e faccio; da sentire quello che penso e faccio; da fare quello che sento e penso. È un’armonia"
"La Chiesa - esorta il Papa - deve essere una voce coraggiosa per rendere il mondo un posto migliore. Spero che i differenti gruppi ecclesiali continuino a crescere come espressione della comunione nella Chiesa, usando i doni ricevuti percorso sinodale"