"I martiri non sono santini – ammonisce Papa Bergoglio, prendendo spunto dalla figura di Santo Stefano -, ma uomini e donne in carne e ossa che – come dice l’Apocalisse – “hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello”. Essi sono i veri vincitori"
"Con la verità del Vangelo non si può negoziare – sottolinea Papa Bergoglio -. O ricevi il Vangelo come è stato annunciato, o ricevi qualsiasi altra cosa, ma non si può negoziare col Vangelo. Non si scende a compromessi. La fede in Gesù non è merce da contrattare. È salvezza, è incontro, è redenzione, non si vende a buon mercato"
Per la Cei si tratta di «un segno prezioso di prossimità verso tutto il Popolo di Dio», ricordato anche nel recente “Messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia”
Nella mattinata di sabato, il rosario farà tappa nella casa circondariale di Pescara: "Qui – rende noto l'Unitalsi – i detenuti potranno recitare il rosario fino alla celebrazione della messa, che si concluderà intorno alle 12"
"Io - sottolinea il Papa - mi sono vergognato del nome di una bomba “madre di tutte le bombe” (il riferimento è all'ordigno recentemente sganciato in Afghanistan dagli Stati Uniti contro i terroristi). La mamma dà vita, e questa dà morte, e diciamo mamma a quell’apparecchio? Che cosa sta succedendo. È vero, siamo in guerra, queste cose succedono, ma anche ci sono tante cose buone nascoste, gente che brucia la vita in servizio degli altri. Noi dobbiamo denunciare queste cose brutte, perché il mondo vada avanti per la strada che fa vedere questa gente che è nascosta in questo momento"
(c) 2010-2014 - La Porzione ... nel frammento, tutto! - Iscritta al Registro speciale stampa del tribunale di Pescara n. 26/2010