"Entrare nel mistero - ricorda il Papa - significa capacità di stupore, di contemplazione, capacità di ascoltare il silenzio e sentire il sussurro di un filo di silenzio sonoro in cui Dio ci parla. Entrare nel mistero ci chiede di non avere paura della realtà: non chiudersi in se stessi, non fuggire davanti a ciò che non comprendiamo, non chiudere gli occhi davanti ai problemi, non negarli, non eliminare gli interrogativi"
Corrado De Dominicis, direttore Caritas Pescara-Penne: «Dietro una narrazione polarizzata e feroce a cui siamo abituati, ci sono persone: uomini, donne e bambini che vivono drammi e arrivano nelle nostre città con profonde ferite e che tentano di costruirsi un futuro di pace e dignità a cui noi tutti dobbiamo contribuire, al fine di costruire insieme una società solidale e coesa»
"Siamo chiamati tutti - afferma Papa Francesco - ad immergerci in questo oceano, a lasciarci rigenerare, per vincere l’indifferenza che impedisce la solidarietà e uscire dalla falsa neutralità che ostacola la condivisione"