"Cosa portiamo con noi ritornando nella valle della vita quotidiana? - interroga il Papa - Brillare, ascoltare, non temere. Anche noi oggi abbiamo bisogno di qualche lampo di luce per affrontare le oscurità della vita – continua il Papa, parlando a braccio -. Abbiamo bisogno della luce di Gesù, perché Lui è la luce che non si spegne anche di notte. Sempre possiamo andare avanti con la luce del Signore. Diventiamo luminosi non mettendoci sotto i riflettori, quando mostriamo un’immagine perfetta. Possiamo essere forti e vincenti, ma non luminosi. Diventiamo luminosi quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui"
"Chiediamoci, ci aiuterà - invita il Papa: in quello che diciamo e facciamo, desideriamo essere apprezzati e gratificati oppure rendere un servizio a Dio e al prossimo, specialmente ai più deboli? Vigiliamo sulle falsità del cuore, sull’ipocrisia, che è una pericolosa malattia dell’anima!"
"Ci portiamo dentro una sete inestinguibile di felicità - osserva il Papa -; siamo alla ricerca di un significato e una direzione della nostra vita, di una motivazione per le attività che portiamo avanti ogni giorno; e soprattutto siamo assetati di amore, perché è solo l’amore che ci appaga davvero, che ci fa stare bene, che ci apre alla fiducia facendoci gustare la bellezza della vita"