"Essa introduce - spiega il cardinale Bagnasco - non solo ai perenni interrogativi dell‘esistenza ma offre a tutti, cristiani e non cristiani, la possibilità di leggere e comprendere la società e la cultura del Paese e dell‘Europa"
"L’educazione – ricorda il Papa - ci impegna a non usare mai il nome di Dio per giustificare la violenza e l’odio verso altre tradizioni religiose, a condannare ogni forma di fanatismo e di fondamentalismo e a difendere il diritto di ciascuno a scegliere e agire secondo la propria coscienza. Se nel passato, anche in nome della religione, si sono discriminate le minoranze etniche, culturali, politiche e di altro tipo, oggi noi vogliamo essere difensori dell’identità e dignità di ogni persona e insegnare alle nuove generazioni ad accogliere tutti senza discriminazioni. L’educazione ci impegna ad accogliere l’altro così come è, senza giudicare e condannare nessuno"