"È tempo, fratelli e sorelle - sottolinea l'arcivescovo Valentinetti -, che eucaristia e vita si innervino nuovamente in un solo servizio. E allora sì, potremo con dignità e verità alzare il calice della salvezza e invocare il nome del Signore"
"La piena unità alla quale aneliamo è un dono di Dio. Possa nostro Signore aiutarci a essere pronti ad abbracciare questo dono attraverso la preghiera, la conversione interiore e l’apertura a cercare e a offrire perdono"
"Riprendiamo il nostro cammino ancora una volta – esorta monsignor Tommaso Valentinetti -. Portiamo questo lieto annuncio, un annuncio di speranza, un annuncio di bellezza, un annuncio di verità. Fasciamo le piaghe dei cuori spezzati, proclamiamo la libertà agli schiavi, la scarcerazione ai prigionieri - sia quelli che fisicamente vivono queste situazioni, sia quelli che spiritualmente si sentono oppressi. E quest'anno di grazia del Signore sia per consolare tutti, ne abbiamo tanto bisogno di consolazione, e sia perché ci rialziamo dalle tante afflizioni per avere un cuore nuovo e uno spirito nuovo"
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