"La prima preoccupazione dei vescovi - sottolinea il cardinale Bagnasco - è che si possa votare con cognizione di causa, cosa che attiene alla coscienza e all’intelligenza di ciascuno, è un esercizio di libertà che richiede responsabilità, che significa sapere le cose il meglio possibile. Il resto è sul piano più strettamente politico: si vedrà, in un modo o nell’altro, quello che sarà meglio sulla strada per il bene comune"
"Internet è stato progettato per gli adulti - conclude Anthony Lake, direttore generale dell'Unicef -, ma è sempre più utilizzato da bambini e giovani e le tecnologie digitali coinvolgono sempre più le loro vite e il loro futuro. Dunque le politiche, le pratiche e i prodotti digitali dovrebbero riflettere meglio i bisogni dei bambini, le loro prospettive e le loro voci"
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