"Quanti ne avranno diritto – avverte la Rosina -, riceveranno le risorse destinate a loro appena concluse le procedure, ma la ristrettezza dei tempi - con la concomitanza delle feste - rischia di lasciare persone senza nulla nel mese di gennaio. Guardiamo avanti, sperando di doverci ricredere, e siamo già al lavoro"
L'ONU chiede l'accesso umanitario al campo profughi palestinese: 3500 bambini rischiano di morire, i civili mancano di sufficiente cibo, acqua e forniture mediche.
"L’impegno di Caritas Italiana e della rete Caritas nazionale e internazionale – sottolinea monsignor Redaelli - non conosce confini, perché vede in primo luogo le persone. L’impegno nel corso dell’anno passato si è sviluppato in Italia come all’estero, sempre nell’ottica dell’accompagnamento delle persone e delle comunità, della promozione della pace e della riconciliazione"