"Vivere di fede -osserva il cardinale Marcello Semeraro - non vuol dire avere la ricetta per tutti i problemi, ma cercare ogni volta una risposta personale, considerando gli stili di Dio e cogliendo le interpellanze della storia. Questa, in ultima analisi, è la santità ed è la ragione per cui ogni santo ce ne mostra un volto diverso"
Il cardinale Re ha ricordato uno dei compiti principali che il successore di Pietro deve assumere: «Quello - sottolinea il porporato - di far crescere la comunione di tutti i cristiani con Cristo; comunione dei vescovi col Papa; comunione dei vescovi fra di loro. Non una comunione autoreferenziale, ma tutta tesa alla comunione fra le persone, i popoli e le culture, avendo a cuore che la Chiesa sia sempre casa e scuola di comunione"
"L’invito - afferma Papa Bergoglio - è quello di ritrovare l’amore per la terra come “madre”, dalla quale siamo tratti e a cui siamo chiamati a tornare costantemente. E da qui viene anche la proposta: custodire la terra, facendo alleanza con essa, affinché possa continuare ad essere, come Dio la vuole, fonte di vita per l’intera famiglia umana"
"Il disegno di legge (ddl) sul fine vita in discussione a Montecitorio - precisa Francesco D'Agostino, presidente dell'Unione giuristi cattolici italiani - meriterebbe molti utili emendamenti, ma non riguarda l’eutanasia né il suicidio assistito. Tra questi - avverte Umberto Gambino, presidente dell'associazione Scienza&Vita - la possibilità di interrompere l’alimentazione e l’idratazione artificiali, che non costituiscono atti terapeutici bensì presidi vitali. Se una persona non può sostenersi autonomamente, la loro sospensione non è accettabile e si configura a tutti gli effetti come una forma di eutanasia passiva"