"Questo è il senso del nostro Cammino sinodale - concludono i vescovi -. Ascoltare e condividere per portare a tutti la gioia del Vangelo. È il modo in cui i talenti di ciascuno, ma anche le fragilità, vengono a comporre un nuovo quadro in cui tutti hanno un volto inconfondibile. Una nuova società e una Chiesa rinnovata. Una Chiesa rinnovata per una nuova società. Ci stai? Allora camminiamo insieme con entusiasmo"
"Non si conosce prima Dio e poi sia ama - precisa monsignor Valentinetti -, ma prima si ama e poi si conosce Dio, perché l’amore dentro di noi è Lui che l’ha stampato, è Lui che l’ha reso fecondo. Dunque, questo amore ci porta a riconoscere Dio. E allora, dove lo cerchiamo questo Dio e dove lo troviamo? Lo troviamo in quei gesti feriali d’amore nella storia di ognuno di noi, nella storia delle nostre famiglie, nella storia del nostro lavoro e della dedizione al lavoro, nella storia delle nostra onestà, nella storia delle nostre ricerche di verità, nella storia delle nostre ricerche di fraternità"
"È stato fatto un percorso molto importante con il governo – riconosce monsignor Russo - per semplificare la legge sulla ricostruzione, in particolare delle chiese. Ci aspettiamo che queste misure trovino efficacia con finanziamenti riferiti anche alla ricostruzione delle chiese"
La perdita di un lavoro stabile e la separazione dal coniuge sono i due motivi che incidono maggiormente per portare alla condizione di senza dimora, seguono poi le condizioni di salute. Tra il 2011 e il 2014 aumentano coloro che hanno sperimentato separazioni: dal 59,5 al 63%, più numerosi gli stranieri (da 54,4% a 57,8% per gli stranieri mentre da 67% a 69,6% tra gli italiani).