"Lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo – precisa Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Cei -. Esso rimane altresì integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico"
"Ieri - racconta il vescovo di Rieti - abbiamo avuto una riunione con la Caritas nazionale, si continua a ragionare in termini di messa in sicurezza delle chiese e dell’agibilità per riprendere una vita più tranquilla, e ci siamo sentiti con i vescovi delle altre diocesi colpite per verificare quanto accaduto. Il fatto che non ci siano stati morti è un fattore che fa la differenza rispetto al sisma del 24 agosto. Ora la situazione si è complicata, ma ho avvertito nei miei confratelli vescovi la forza di reagire. Siamo stati colpiti ma non piegati"