"La sua testimonianza martiriale di fede e giustizia - scrive Papa Francesco nell'introduzione del libro "Dal martirio “a secco” al martirio di sangue" sia seme di concordia e di pace sociale, sia emblema della necessità di sentirci ed essere fratelli tutti, e non rivali o nemici"
"Vogliamo esprimere, anche con questo gesto concreto – afferma il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei -, la prossimità della Chiesa in Italia alle tantissime persone che, a causa dell’alluvione e delle esondazioni, sono sfollate, avendo perso tutto o molto. Continuiamo a farci prossimi e a pregare per quanti, in questo dramma, hanno perso anche la loro vita"
"Occorre vigilare - raccomanda Papa Francesco -, sia nell’ambito civile sia in quello ecclesiale, per evitare ogni possibile compromesso – che si presuppone involontario – con queste degenerazioni"
"Saper guardare e interpretare le doglie della creazione - invita il cardinale Zuppi -, che sono non solo la pandemia, ma anche la guerra, la rovina dell’ambiente, il degradare delle relazioni interpersonali e sociali. Non per lamentarci, ma per cogliere quanto c’è comunque di generativo nelle sofferenze dell’oggi"