"Presumere di risolvere le tensioni a tema religioso con l’eliminazione del fattore religioso dall’orizzonte culturale e sociale è un vicolo cieco - sottolinea il cardinale Piacenza -, perché il senso religioso degli uomini emerge con rinnovata forza. Uno Stato realmente progredito, non è quello nel quale viene limitata la libertà religiosa dei cittadini o marginalizzato il fattore religioso, bensì quello in cui il religioso trova adeguati spazi di sviluppo"
"Dall’altra parte - ricorda il presule - c’è Cristo che ha vinto il peccato, la sofferenza e la morte: è questa la notizia sconvolgente che arriva anche a noi. Sembrerebbe una notizia priva di fondamento, che potrebbe lasciarci indifferenti, ma non è così. Che questa sia la Pasqua in cui veramente rientriamo in noi stessi e diciamo “Cristo, Signore, io credo in Te, Tu sei il mio Signore, Tu sei il mio Dio"
"Anziché lamentarci di quello che la pandemia ci impedisce di fare - osserva il Papa -, facciamo qualcosa per chi ha di meno. Non l’ennesimo regalo per noi e per i nostri amici, ma per un bisognoso a cui nessuno pensa!"