"Il Signore Gesù ci ha detto che noi dobbiamo evangelizzare i poveri, dobbiamo dare loro il segno della carità, ma anche il segno della Parola di Dio e del Vangelo"
"Dobbiamo mettere un termine alla nostra guerra contro la natura e agire per guarirla – rilancia Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu - . Questo significa una coraggiosa azione per il clima che limiti il rialzo della temperatura a 1,5 °C e si adatti ai cambiamenti futuri. Ciò significa anche misure più energiche a tutela della biodiversità. E significa, infine, ridurre l’inquinamento costruendo economie circolari che diminuiscano lo spreco. Sono passi che salveranno la sola cosa che abbiamo e creeranno milioni di posti di lavoro"
Dopo la recita dell’Angelus, il Papa ha innanzitutto espresso la sua vicinanza nei confronti delle migliaia di migranti, rifugiati e altri bisognosi di protezione in Libia: "Non vi dimentico mai; sento le vostre grida e prego per voi. Tanti di questi uomini, donne e bambini sono sottoposti a una violenza disumana. Ancora una volta chiedo alla comunità internazionale di mantenere le promesse di cercare soluzioni comuni, concrete e durevoli per la gestione dei flussi migratori in Libia e in tutto il Mediterraneo. E quanto soffrono coloro che sono respinti! Ci sono dei veri lager lì"
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