"L’insostenibilità dei ritmi di lavoro – sottolinea la Cei -, l’inconciliabilità della vita professionale ed economica con quella personale, affettiva e famigliare, i costi psicologici e spirituali di una competizione che si basa sull’unico principio della performance, vanno contrastati nella prospettiva della generatività sociale"
"La pena di morte - spiega il Papa - è un’offesa all’inviolabilità della vita e alla dignità della persona umana, contraddice il disegno di Dio sull’uomo e la società e la sua giustizia misericordiosa, non rende giustizia alle vittime ma fomenta la vendetta"
"A tutte le forze in campo - conclude monsignor Santoro - in questi giorni terribili per far fronte all’emergenza, i vigili del fuoco, gli operatori del soccorso, le forze dell’ordine, i volontari. Ma faccio mio l’appello del Papa a essere artefici del cambiamento, come protagonisti di quella che Francesco ha chiamato “ecologia integrale”
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