“A messa col Papa, mi sono sentita parte di qualcosa di più grande”
"Quando ho ricevuto il crocifisso dalle mani del Papa – aggiunge Anna Lancia - è stato davvero unico. L’ho percepito come un dono, ma anche come una responsabilità. È come se quel gesto mi avesse detto “Porta Cristo agli altri, con la tua vita, con la tua missione"
Anna Lancia riceve il crocifisso da Papa Leone XIV - FOTO: VATICAN MEDIA
Quel crocifisso ricevuto dalle mani di Papa Leone XIV Anna Lancia (46 anni), operatrice pastorale della parrocchia di Santa Lucia a Cepagatti (Pescara), istituita stamani catechista dal Pontefice insieme ad altri 38 candidati (oltre che dall’Italia, provenienti da Spagna, Inghilterra, Portogallo, Brasile, Messico, India, Corea del Sud, Timor Est, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Stati Uniti, Mozambico, Brasile, Perù e Repubblica Dominicana), all’interno della santa messa che ha presieduto in piazza San Pietro nel corso del Giubileo dei catechisti, non lo dimenticherà mai.

Nelle sue parole, c’è tutta l’emozione e l’energia rinnovata dopo questo incontro: «Vivere la Messa con il Papa – racconta Anna – è stata un’emozione fortissima. Sentivo che non ero lì solo per me ma, insieme a tutta la Chiesa, come parte di qualcosa di molto più grande».
Quindi il momento più inteso del rito di istituzione del ministero di catechista: «Quando ho ricevuto il crocifisso dalle mani del Papa – aggiunge la catechista pescarese – è stato davvero unico. L’ho percepito come un dono, ma anche come una responsabilità. È come se quel gesto mi avesse detto “Porta Cristo agli altri, con la tua vita, con la tua missione”».
Una vita, quella di Anna Lancia, cambiata per sempre dall’incontro con Papa Leone: «Per me questo – conferma l’operatrice pastorale di Cepagatti – segna una tappa importante nel cammino di catechista. Non è soltanto un segno esteriore, ma un invito a vivere con più autenticità la mia fede e a trasmetterla con amore e semplicità».




